È dall’ormai lontano 2012 che le vecchie lampadine a incandescenza sono fuori produzione in Europa e presto lo saranno anche quelle fluorescenti, ovvero quelle “a basso consumo”.

Nel 2014 è stato assegnato il premio Nobel per la fisica a tre ricercatori giapponesi per l’invenzione della luce a led di colore blu, rivoluzionando cosí l’illuminazione mondiale permettendo la realizzazione del led a luce bianca, grazie alla combinazione con altre sostanze.


Oggi è evidente che le lampadine più utilizzate nelle nostre abitazioni sono quelle a LED, termine che deriva dall’inglese “light emitting Diode”, ma quali sono le differenze e i vantaggi che ci portano a volerle in tutte le stanze della nostra abitazione?

Prima di tutto non sono poi così tanto “nuove” e dopo essere state anni a prezzi abbastanza elevati sul mercato, con il tempo i costi sono calati notevolmente rendendole più accessibili.

La durata e il consumo, oltre che l’accensione istantanea, sono altri aspetti che hanno condizionato la diffusione di queste moderne lampadine, infatti durano di più e consumano molto meno, sono fatte inoltre con materiali meno pericolosi rispetto alle ormai datate fluorescenti che contengono valori alti di mercurio.


Se vogliamo confrontare le diverse tipologie di lampadine dobbiamo parlare di lumen, cioè la misura del flusso luminoso, un tempo come parametro comparativo si usava il watt, dato non utilizzabile per quelle a led poiché utilizzano una diversa tecnologia di illuminazione, esistono comunque tabelle comparative per il confronto della luminosità delle diverse lampadine e per questo è essenziale il lumen.


In sostanza con le dovute tabelle e conversioni possiamo dire che per sostituire una vecchia lampadina da 75W basterà una lampadina a led da soli 17W per avere la stessa intensità luminosa, con un risparmio fino al 77% ed una durata della vita fino a 25 volte superiore, insomma, proprio un bel risparmio, infatti normalmente le lampadine a led consumano dai 2 ai 30 watt, che sono valori decisamente minori rispetto alle normali luci ad incandescenza e a basso consumo.


La tecnologia del LED è pressoché perfetta, viene definita come “illuminazione allo stato solido” o SSL, il che significa che questa lampadina riesce a emettere luce grazie a un pezzo di materia solida, ovvero il semiconduttore.

In poche parole gli elettroni si muovono dentro la struttura dei semiconduttori producendo luce.

Negli ultimi anni sono in commercio LED notevolmente più potenti rispetto ad anni fa, sono i cosiddetti “led ad alta luminosità”, ogni lampada può essere formata da più led ad alta luminosità, oppure da filamenti di led, oppure da un singolo led, ciò permette di avere diverse intensità luminose e di alto livello.


La tecnica alla base delle lampadine led è quella della elettroluminescenza , il fenomeno è stato scoperto e osservato nel 1907 dallo scienziato inglese HJ Rund dei Laboratori Marconi utilizzando un cristallo di carburo di silicio, la creazione della prima lampadina led venne però attribuita all’inventore sovietico Oleg Losevè nel 1927.

Successivamente nel 1962 entrò in produzione il primo prodotto commerciale a led (il SNX-100) e solo nel 1976 TP Pearsall creò i primi led ad alta luminosità e ad alta efficienza per la fibra ottica.

Da allora sono passati ormai molti anni e pur essendo calati i costi di acquisto di queste lampadine, molte persone che amano il fai da te preferiscono fabbricarsele in casa in quanto risulta anche abbastanza facile, basta avere un minimo di esperienza e di abilità nel campo dei bricolage.

Vediamo adesso dei consigli per realizzare un piccolo impianto luce a LED

Bisogna assicurarsi di avere a disposizione:

  • Luci a led
  • Filo di rame
  • Saldatore a stagno
  • Trasformatore a 12 volt
  • Resistenze

Per fare semplicemente una piccola luce fissa a led potrete collegare le due estremità del cavo elettrico facendolo passare in un trasformatore a 12 volt, se invece avete bisogno di creare un pianto a led con più luci bisognerà collegare i led e il trasformatore in “parallelo”, ogni led avrà cosí la stessa intensità di corrente, caso opposto è quello del collegamento seriale in cui i led singoli sono collegati a diversi trasformatori.

Dopo essersi procurati tutto il materiale necessario possiamo iniziare il lavoro, la prima cosa da fare è installare i led su un piano di plastica in cui andranno fatti dei forellini con un trapano, dopo di chè si faranno passare le “zampette” dei diversi fili nella parte inferiore dei fori , che poi andranno collegate tra di loro con del filo di rame.


Il procedimento è molto importante per la buona riuscita dell’impianto a led, infatti bisognerà cominciare collegando la resistenza, dopo di ché si procede con i led, fate attenzione perché i poli vanno rispettati; per chiudere il sistema dovrà poi essere installata una resistenza con lo stesso valore di ohm della precedente.


I collegamenti tra i vari componenti andranno fatti con una saldatura a stagno, a questo punto non ci resta che terminare il nostro impianto collegando il filo rosso e nero alle estremità del circuito, l’ultimo passo sarà corredarlo di spinotti che andranno inseriti nella polarità + e – del trasformatore.


È estremamente importante ricordarsi che mentre si costruiscono le lampade a led bisogna rispettare tutte le norme di sicurezza quando utilizziamo gli attrezzi ed il saldatore, è inoltre importantissimo far verificare sempre tutti i collegamenti elettrici realizzati della nuova lampada prima che venga collegata alla rete elettrica.

Con questo procedimento si può dare sfogo alla propria fantasia e manualità , basterà solo più aggiungere la base e il paraluce per rendere le vostre lampade a led originali, affascinanti e a volte anche ecologiche.

È infatti possibile utilizzare il riciclo creativo utilizzando materiali di recupero per la creazione della base e del paralume, gli scarti più utilizzati con i quali si riescono a creare diversi tipi di impianti sono il barattolo di vetro, il bicchiere di plastica e il cartone della pizza.

Tipi di LED realizzabili

Sono facilmente realizzabili lampade di diverse tipologie come ad esempio:

Lanterna led: realizzarla può essere un’operazione molto veloce, basta munirsi di un barattolo di vetro al cui interno andranno inseriti una candela led o delle piccole luci a led. È poi possibile decorare l’interno del barattolo a proprio piacimento.

Lampade a led da terra:  dopo aver attaccato i cavi delle lampadine , l’impianto dovrà essere installato all’interno del paralume che potrà essere ricavato da carta velina o carta di riso, la base potrà essere poi ricavata con del legno.

Lampadario led: per realizzare un lampadario con costi contenuti basta procurarsi un pallone rotondo all’interno del quale bisognerà posizionare la lampadina a led.

Abat-jour led: prevedono una realizzazione molto semplice e decorano la tavola in maniera davvero originale, si utilizzano dei bicchieri in vetro all’interno dei quali verrà inserita una candelina led, intorno si dovrà poi formare un paralume recuperato con della carta regalo.

Lampada a led lego: idea originale che richiama il periodo dell’infanzia e dei momenti di gioco, realizzata con mattoncini lego semitrasparenti utilizzati come paralumi delle lampade, all’interno sono presenti i led.

Centrotavola led: è possibile utilizzare un bicchiere alto in vetro trasparente posizionato su una base metallica, all’interno è possibile inserire diverse decorazione a proprio piacere accompagnate da piccole luci a led.

Lampade Cono led: possono essere eccellenti per abbellire la tavola in occasione di un evento speciale, è possibile installare delle candeline led a batteria, mentre per fare il paralume si può utilizzare del semplicissimo cartoncino piegato, bucherellato e decorato.

01 Lamp: forse rappresenta l’idea fai da te più interessante, è possibile realizzarla recuperando un banalissimo cartone per la pizza.
Gli ideatori di questo progetto sono quattro originali designer italiani che hanno reso disponibile il progetto online gratuitamente.

01 Lamp è davvero una soluzione ecologica per la vostra abitazione, riciclata dai cartoni della pizza, che senza di lei durerebbero meno di un’ora, viene definita la lampada open source, può essere infatti creata autonomamente seguendo le istruzioni messe a disposizione di tutti sul sito web; tutto ciò è gratis, ma si paga con un tweet o con un like, in modo da divulgare l’iniziativa.

Molto utile per il fai da te delle lampade a led può essere “Wutel”, un piccolo portale multi-telematico nato nel 2006 in cui si trovano suggerimenti per la gestione dell’energia.

Vi si trovano informazioni e guide sul fai da te, che sia per i led o meno; vengono anche organizzate delle serate divulgative e dei laboratori di led fai da te, la partecipazione è aperta a tutti senza impegno.


È Grazie a iniziative come queste che la consapevolezza e l’attenzione dei cittadini sta cambiando, le persone cercano di chiarirsi meglio le idee in campo energetico e sono spinte a fare di tutto per avere un minore impatto ambientale.
I led fai da te ne sono un ottimo esempio.

Riccardo Comino, volontario di Wutel, in un intervista rivolge dei consigli a chi si vuole avvicinare al mondo del fai da te a led parlando di “mobilitazione energetica” per controllare i consumi e per tenere sotto controllo le spese capendo come e dove agire per diminuire le nostre esigenze quotidiane di consumo.

Ognuno di noi dovrebbe impegnarsi in azioni concrete per dare vita a dei cambiamenti globali e Wutel fornisce degli spunti pratici e accessibili per fare ciò”.

I grossi numeri si concretizzano con tante piccole azioni, se mille persone riducessero di soltanto 100 watt i propri consumi elettriclampade-led-fai-da-tei, avremmo già risparmiato 100.000 watt.

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