Nessuna città italiana nella top 10 delle città in cui si vive meglio nel 2019, ma in compenso nella classifica stilata dall’Economist Intelligence Unit ce ne sono diverse che, ad oggi, rappresentano il sogno di molti italiani che desiderano cambiare vita.

Un esempio? Vienna, che dopo un testa a coda molto accanito con Melbourne, per il decimo anno consecutivo si è aggiudicata il titolo di città in cui si vive meglio, rafforzando così anche la sua reputazione di capitale europea più piacevole del mondo, mentre Parigi, a causa delle proteste dei “gilets jaunes”, ha perso parecchi punti.

La capitale austriaca, che attira turisti provenienti da tutto il mondo con la sua storia imperiale e la scena (parecchio ricca) della musica classica, ha anche abbondanti spazi verdi in cui rilassarsi e servizi pubblici eccellenti.

Vienna e Melbourne sono state il pensiero fisso dell’indagine EIU per molti anni, ma la capitale austriaca, neanche a dirlo, è anche in cima ad una classifica più ampia riguardanti le città con la migliore qualità di vita, che tutti gli anni viene compilata dalla società di consulenza Mercer.

Il divario tra le due città – di 0,7 punti su 100, con Vienna che ha segnato 99,1 – è rimasto invariato nella classifica del 2019, così come in quella delle città nella top 10, sebbene Sydney sia riuscita a raggiungere la posizione che si trova subito dietro la sua antica rivale.

“Sydney è passata dal quinto al terzo posto grazie ad un miglioramento del suo punteggio per quanto concerne la cultura e l’ambiente e ad una maggiore attenzione alla lotta e alla mitigazione degli impatti dei cambiamenti climatici” ha affermato l’EIU.

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Tuttavia l’EIU ha anche versato acqua fredda sulle prospettive di Sydney di superare Melbourne, che anche quest’anno si è aggiudicata il secondo posto:

“Con entrambe le città che hanno segnato un punteggio molto alto in tutte le categorie, Sydney ha un potenziale molto limitato di spostare Melbourne o Vienna dalla cima della classifica. Nessun’altra città presente nella top ten ha visto cambiamenti significativi nel suo punteggio.”

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La giapponese Osaka è riuscita ad aggiudicarsi il quarto posto, mentre il quinto, il sesto e il settimo sono stati occupati da tre città canadesi: Calgary, Vancouver e Toronto.

Toronto ha dovuto fronteggiare Tokyo per cercare di mantenere il suo settimo posto, ma alla fine è riuscita nell’impresa di conservarlo, mentre Copenhagen, una delle capitali del Nord considerate più sicure e con la migliore qualità di vita, si è dovuta accontentare del nono posto.

A chiudere la classifica ci ha pensato Adelaide, una cittadina situata nell’Australia meridionale, che ha completato la top 10.

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La classifica delle città irlandesi non è stata ancora rivelata, ma come l’anno scorso, potrebbe esserci più di una sorpresa: nel 2018 Dublino riuscì a classificarsi addirittura al 41esimo posto, superando anche Londra.

Gli hub finanziari di Londra, che da diversi anni sono tra i luoghi preferiti dei giovani italiani per cambiare vita, per il 2019 si sono classificati soltanto al 48esimo posto, mentre New York è arrivata soltanto 58esima, parecchio indietro rispetto ad altri concorrenti nazionali.

Hong Kong e Singapore hanno ottenuto risultati migliori, anche se non di molto, visto che oscillano tra il 38esimo e il 40esimo posto.

La classifica di Hong Kong ha trascurato per ora i recenti disordini politici, ma il “conto da pagare” potrebbe presentarsi già l’anno prossimo.

L’indice dell’EIU classifica le città in base a cinque criteri principali. Stabilità, cultura e ambiente sono le due categorie più importanti, ponderate equamente al 25% del totale.

Anche l’assistenza sanitaria e le infrastrutture sono abbinate al 20%, con l’istruzione che arriva per ultima con una ponderazione del 10%.

“Parigi, in Francia, è la città che ha registrato il peggioramento più alto per quanto riguarda la stabilità, a causa delle proteste in corso da parte del movimento antigovernativo dei gilets jaunes, che sono iniziate alla fine del 2018.”

Parigi infatti, nella classifica, è scivolata di ben sei posizioni, passando dalla 19esima dello scorso anno alla 25esima.

I punteggi riguardanti la cultura e l’ambiente sono stati tra i più bassi per molte città dei Paesi considerati tra i più poveri del mondo, e che tra l’altro sono anche quelli più esposti ai cambiamenti climatici, come Nuova Delhi e Il Cairo, dove la qualità dell’aria è molto scarsa.

Damasco, che fino a non molti anni fa era considerata una tra le città più vivibili e più belle del mondo, è ora uno dei fanalini di coda a causa della guerra, che l’ha devastata, e del tasso di povertà sempre più crescente.

Pollice verso anche per Lagos, in Nigeria, e per Dhaka, la capitale del Bangladesh, che peraltro, a sorpresa, nel 2019 sono state giudicate “più vivibili” rispetto a Damasco.

Le 10 città più vivibili del 2019: la classifica dell’EIU

  • 1.Vienna (Austria)
  • 2.Melbourne (Australia)
  • 3.Sydney (Australia)
  • 4.Osaka (Giappone)
  • 5.Calgary (Canada)
  • 6.Vancouver (Canada)
  • 7.Toronto (Canada)
  • 8.Tokyo (Giappone)
  • 9.Copenhagen (Danimarca)
  • 10.Adelaide (Australia)

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