Per gestire al meglio una casa, è consigliabile padroneggiare alcune nozioni relative al mondo elettrico. Tra queste, compare la differenza tra interruttori classici e a relé.
Se sei qui, significa che vuoi sapere qualcosa di più in merito. Fantastico! La guida che abbiamo creato ha proprio quest’obiettivo. Non ti resta che seguirci nelle prossime righe per scoprirla e chiarire tutti i tuoi dubbi.
Interruttori: come funzionano?
Per capire bene la situazione, bisogna partire dalle basi. Vediamo quindi i fondamenti del funzionamento degli interruttori. Ricordiamo innanzitutto che ciascun interruttore elettrico è caratterizzato dalla presenza di due conduttori. Questi ultimi, consentono l’accensione e lo spegnimento della luce nelle varie stanze.
A collegare tra loro i conduttori è un meccanismo che permette all’utente di azione l’interruttore a seconda che voglia accendere o spegnere la luce nella stanza. Come puoi vedere, si tratta di uno schema estremamente semplice. Semplice e tecnicamente basico. Nel corso del tempo, infatti, la tecnologia dietro agli interruttori della luce si è evoluta notevolmente.
Per questo motivo, oggi come oggi, possiamo distinguere tra interruttori classici e interruttori di alti tipi, come per esempio i relé. Vediamo le caratteristiche dei primi.
Interruttori classici: cosa sono e come funzionano
L‘interruttore classico si basa su una funzione che si limita all’apertura e alla chiusura del circuito. Il sistema è semplice, ma ha una funzione molto importante. Grazie ad esso, infatti, si evita che al momento in cui si aziona la corrente si verifichi un sovraccarico.
Sempre grazie al suddetto sistema, è possibile interrompere l’erogazione della corrente senza che permanga la tensione. Gli interruttori della corrente classici, quando funzionano bene, consentono quindi di non correre il rischio di rimanere folgorati per via della differenza di potenziale.
Un’altra caratteristica importante degli interruttori della luce classici riguarda la presenza di un sistema unipolare che, solitamente, interviene solo per quanto riguarda i punti luce.
Fondamentale è anche il sistema basculante, ossia il meccanismo con cui abbiamo a che fare ogni giorno quando accendiamo e spegniamo la luce in casa. Detto questo, possiamo spostare l’attenzione sugli interruttori a relé e capire perché vale la pena utilizzarli al posto dei classici.
Interruttori a relé: funzionamento e principali vantaggi
Nella maggior parte delle abitazioni, sono montati degli interruttori classici. Come già accennato, quelli a relé sono in grado di garantire dei vantaggi maggiori. Per capire quali, bisogna dire innanzitutto che gli interruttori della luce classici funzionano sulla base dei principi della meccanica. Gli interruttori a relé, invece, si basano su un principio elettromagnetico.
Estremamente pratici, funzionano grazie a un impulso elettromagnetico, grazie al quale è possibile aprire e chiudere il circuito. Il meccanismo si fonda su variazioni di corrente che si concretizzano su un altro circuito.
Tra i vantaggi del relé ricordiamo la mancanza di interruzione del flusso di corrente, cosa che invece avviene, come già ricordato, negli interuttori della luce classici. Nel sistema a relé si ha invece a che fare con una deviazione del flusso di corrente. Il sistema a relé, inoltre, è suddiviso in tre parti. Si tratta per la precisione di:
- Bobina
- Ancora (che si presenta fisicamente come una ruota dentata)
- Contatto elettrico
Gli interruttori vengono azionati dalla bobina che, a sua volta, consentirà la generazione di un campo elettromagnetico in grado di concretizzare uno spostamento fisico dell’ancora (ruota dentata) e, di conseguenza, di deviare il flusso di corrente.
Nel momento in cui la bobina risulta a riposo, il contatto elettrico mobile si arresta. Ovviamente quando la bobina dell’interruttore si attiva, il contatto mobile si collega al fisso. Concludiamo ricordando che gli interruttori relé sono di diversi tipi. Quelli più diffusi sono i relé passo-passo, ossia quelli che funzionano come sopra descritto.
Da citare è anche l’esistenza del relé ciclico, utilizzato quando si vuole accendere più di una fonte luminosa, ma anche i relé temporizzati, molto utilizzati per illuminare i corridoi e famosi per il fatto che la luce si accende diverso tempo dopo rispetto al momento dell’impulso.