Un corto circuito è un termine che spesso utilizziamo per indicare un malfunzionamento elettrico. Il corto circuito infatti, rappresenta un disservizio o un malfunzionamento dell’impianto sia nelle abitazioni private sia negli uffici.

Ma cos’è un corto circuito e come si genera? Scopriamolo insieme! 

Cos’è un corto circuito?

Il corto circuito è frutto di un contatto che avviene tra il filo di fase e quello neutro. Alla base di questo problema, c’è un cattivo funzionamento dell’intero impianto elettrico.

Solitamente, i corto circuiti si verificano all’interno d’impianti elettrici in vecchi edifici. Infatti, non è raro che ciò capiti in case e abitazioni che risalgono agli anni ’70 o ancora prima. Questo è dovuto solitamente al cattivo isolamento e all’usura dei cavi in questione.

Il corto circuito si genera principalmente nel momento in cui c’è un passaggio di corrente a forte intensità che danneggia il circuito in corso, creando appunto un corto.

La legge di Ohm permette di comprendere meglio, quale sia il fenomeno del corto circuito. Infatti, bisogna ricordare che questa afferma che l’intensità della corrente che attraversa il suddetto conduttore è inversamente proporzionale alla sua resistenza.

Quindi nel momento in cui il flusso di corrente diviene eccessivo, entra in azione un dispositivo di sicurezza, che da la possibilità di utilizzare questo sistema come salvavita. La funzione del corto circuito permette di proteggere così l’intensità del circuito elettrico. 

Il motivo di generazione di un corto circuito è dunque un cattivo flusso di corrente che agisce negativamente all’interno del sistema, portando così a sospendere il flusso dell’energia elettrica al fine di salvaguardare il resto del sistema.

Inoltre, bisogna ricordare che un corto circuito se avviene in un impianto molto vecchio e non revisionato, e se questo si presenta in un momento in cui non c’è nessuno in casa, potrebbe essere il responsabile di un principio d’incendio.

Avere un impianto nuovo o comunque costantemente revisionato, permette dunque di riuscire ad evitare problemi come i cortocircuiti.

Corto circuito: cosa fare quando avviene?

Quando avviene un corto circuito spesso ci se ne accorge da alcuni sentori come il fumo da una presa, oppure perché scatta il contatore o appunto il salvavita.

In tutte le case dovrebbe esserci un salvavita che permetta di spegnere il sistema elettrico nel momento in cui avviene un corto circuito. In questo modo non si rischia di bruciare l’intero impianto elettrico. 

Di solito, per cercare la fonte del circuito elettrico la prima cosa da fare e individuare dove è avvenuto il corto smontando le lampadine, controllando le prese, e cercando di comprendere da dove proviene il problema.

Inoltre, bisogna staccare le spine degli elettrodomestici e delle apparecchiature che sono collegate al circuito, al fine di non estendere il problema anche a questi.

Ricordati che un corto circuito possa avvenire anche a causa degli elettrodomestici quindi fai un controllo anche alle loro prese, se queste sono sciolte o danneggiate allora il problema potrebbe venire da questi.

In ogni caso, qualunque sia il punto in cui è avvenuto il corto circuito, e si sente un forte odore di plastica bruciata, allora bisogna chiamare un elettricista se non si è in grado di comprendere quale sia il problema.

Cosa fare se l’impianto elettrico prende fuoco?

Nel caso in cui l’impianto elettrico prenda fuoco ossia il corto circuito stia generando delle fiamme, allora devi immediatamente chiamare i pompieri, spegnere il sistema elettrico nel caso il salvavita non sia saltato e uscire di casa se le fiamme non riescono ad essere estinte con un panno oppure con un estintore.

In ogni caso, bisogna porre molta attenzione ad eventuali corto circuiti, installare dei sistemi di sicurezza ideali nel caso in cui siate spesso fuori di casa. Per preservare il sistema elettrico, sarebbe meglio avere un salvavita che vi chiama nel momento in cui l’impianto elettrico prende fuoco.