Chi ama i viaggi lo sa: il convertitore di corrente è un accessorio di grande utilità. Oggi come oggi, infatti, ci muoviamo costantemente in giro per il mondo sia per motivi professionali, sia per piacere personale.
Quando viaggiamo, abbiamo quasi sempre con noi i nostri dispositivi elettronici. La loro integrità è fondamentale e deve essere salvaguardata, dal momento che il voltaggio estero non è sempre uguale a quello che si può trovare in Italia.
Per evitare problemi da questo punto di vista, è fondamentale utilizzare il convertitore di corrente. Per scoprire le sue caratteristiche e i principali vantaggi, seguici nelle prossime righe.
Come scegliere l’adattatore e il convertitore di corrente
Quando si progetta un viaggio all’estero, una delle problematiche da tenere in considerazione riguarda le caratteristiche delle prese del Paese di destinazione.
Partendo da questa informazione, è decisamente più agevole trovare l’adattatore giusto. Il gioco, però, non è certo finito qui! Dopo aver scelto l’adattatore, arriva infatti il momento di capire la frequenza della corrente in uscita nel Paese dove si ha intenzione di soggiornare.
Non si tratta di un passaggio qualsiasi, ma di una fase cruciale che permette di evitare sbalzi di corrente potenzialmente in grado di danneggiare il dispositivo.
Gli acquisti in questione si possono fare in aeroporto. Gli scali internazionali permettono infatti di comprare i suddetti apparecchi presso i duty free. Il consiglio che diamo è però quello di provvedere preventivamente presso un negozio specializzato o uno store online. In questo modo è infatti possibile risparmiare e usufruire di un’ampia libertà di scelta.
In generale, è molto utile avere con sé un adattatore universale. In questo modo, è possibile gestire senza problemi smartphone, il PC e altri dispositivi elettronici.
In casi particolari, come per esempio gli USA e il Messico, l’adattatore universale non basta. Come già detto, è necessario disporre anche di un convertitore di corrente. Negli Stati Uniti, infatti, il voltaggio in uscita è compreso tra i 110 e i 120 volt. Lo stesso vale per il Messico. Questa situazione, ribadiamo, può mettere a forte rischio l’integrità dei dispositivi.
Con un convertitore di corrente si ha modo di gestire il tutto senza problemi. L’apparecchio in questione riesce infatti a sopperire alle differenze di voltaggio che esistono tra i vari Paesi del mondo.
Quanto costa un convertitore di corrente
Parliamo ora dei costi del convertitore di corrente. Acquistarlo per un viaggio breve in territorio europeo, a meno che non si faccia tappa in territorio UK, non vale davvero la pena.
Per viaggi più lunghi e intercontinentali è caldamente consigliato, soprattutto se si ha a cuore l’integrità dei propri dispositivi elettronici. Detto questo, diamo qualche informazione sul costo, che va generalmente dai 30 ai 70 euro.
Non bisogna lasciarsi spaventare dal costo. Si tratta infatti di una piccola spesa che permette di preservare l’integrità dei propri dispositivi elettronici, evitando di perdere migliaia di euro e, nei casi peggiori, anche il proprio lavoro.
Come informarsi prima di partire
A questo punto ti starai sicuramente chiedendo cosa fare per informarti prima di partire e per reperire le informazioni sulla corrente in uscita nel Paese che hai intenzione di visitare.
Basta un veloce giro su internet per trovare informazioni sui cosiddetti standard elettrici nel mondo (c’è pure una pagina Wikipedia dedicata). Questi ultimi presentano voci come
- Distribuzione
- Valore efficace di tensione domestica
- Frequenza
- Tipo di presa
- Note relative alle possibili variazioni di tensione e alla situazione particolare in contesti come gli scali aeroportuali
Tutte queste informazioni sono facilmente consultabili per tutte le nazioni del mondo. Chi è alla ricerca del convertitore di corrente perfetto, su internet può trovare anche efficaci mappe con diversi colori a seconda dei valori di tensione relativi all’uso dell’energia elettrica domestica.