Capita spesse volte di trovarsi con piccole riparazioni domestiche da fare, tali per cui chiamare un tecnico specializzato potrebbe comportare spese eccessive.

Queste riparazioni possono riguardare l’impianto elettrico della vostra casa e conviene perciò avere sempre a disposizione un kit di attrezzi per affrontare questi piccoli inconvenienti relativi ad impianti o prese, soprattutto quando i guasti avvengono in giorni o periodi festivi in cui un professionista qualificato non è disponibile.

Quella che vi proponiamo è allora una lista di attrezzi e materiali necessari a chiunque voglia darsi da fare, in proprio, per diventare elettricista per un giorno.

Prima di proporre questo kit elettrico imprescindibile del fai-da-te, è bene sottolineare che avere a che fare con l’elettricità può essere incredibilmente pericoloso. Per operare in questo settore bisogna sempre avere a mente, a caratteri cubitali impressa nella mente, la parola chiave del mestiere: SICUREZZA.

Chiunque voglia apprestarsi a riparare guasti elettrici deve sempre svolgere le operazioni con la massima attenzione e consapevolezza dei rischi in cui può incorrere mettendo le mani in circuiti elettrici sotto tensione.

L’elettricista fai-da-te deve sempre eseguire il lavoro con estrema cautela e soltanto dopo essersi informato adeguatamente (su internet o altrove), in modo tale da non effettuare lavori che eccedono le sue competenze.

Perciò, il prologo alla nostra lista degli attrezzi necessari al mestiere non può che essere un vademecum, un paio di regole base che possono, a tutti gli effetti, contribuire alla salvaguardia della vostra incolumità sul lavoro.

Innanzitutto la regola più importante, che non bisogna mai stancarsi di ripetere: qualsiasi riparazione elettrica vogliate eseguire, fosse anche la più banale come il cambio di una lampadina, ebbene, anche questa dev’essere fatta soltanto dopo aver provveduto a STACCARE LA CORRENTE.

Bisogna sempre accertarsi della totale assenza di tensione elettrica del vostro impianto – in altre parole, verificate SEMPRE che siano abbassate le leve presenti sul vostro salvavita.

Segue una regola solo apparentemente secondaria: per riparare un elettrodomestico, anche se avete già staccato la corrente, dovete inoltre staccare la spina dell’elettrodomestico stesso.

Può sembrare un passaggio superfluo, ma, vi assicuriamo, “prevenire è meglio che curare“.

Infine, nonostante vi sia stato ripetuto, ne siamo certi, infinite volte da bambini, ricordiamo che non bisogna MAI toccare nessun filo elettrico o spine avendo le mani o i piedi bagnati. A questo proposito i primi attrezzi dell’elettricista sono, dopo il buonsenso e la consapevolezza, le scarpe antinfortunistiche, quelle dotate di suola antistatica, nello standard EN345, e un paio di guanti isolanti che ci permettono di proteggere la pelle nuda da un eventuale contatto accidentale con le parti rimaste, per errore, sotto tensione.

Anche i guanti devono essere necessariamente conformi alla norma IEC 60903. Per non farci mancare proprio nulla, per quanto riguarda l’abbigliamento consono al mestiere, una visiera o uno schermo di protezione è l’ideale per proteggere gli occhi da eventuali scintille.

Dopo esserci assicurati di aver seguito queste regoline d’oro; dopo avere indossato guanti, scarpe e visiera; possiamo controllare che nella nostra cassetta degli attrezzi non manchi un solo strumento.

I più importanti di questi sono:

  • set di cacciaviti isolati: piatti e a croce, i cacciaviti sono lo strumento più basilari del mestiere e chiunque voglia svolgere anche la più piccola mansione deve essere munito di un set adatto al lavoro. I cacciaviti devono essere in metallo, ricoperti di materiale isolante.
  • cacciavite cercafase: anche detto cacciavite da elettricista (o cacciavite tester), è dotato di un led che, quando la punta è in contatto con un elemento sotto tensione, si accende. Ci evita brutti scherzi.
  • pinze: indispensabili, servono per realizzare cablaggi e tagliare nei fili il loro rivestimento isolante senza correre il rischio di incidere il rame dei conduttori. Una pinza spelafili, per questo secondo lavoro, è l’ideale.
  • forbici per elettricisti: differiscono dalle forbici classiche per la forma (lame più corte e robuste) e il materiale isolante di cui sono rivestite, servono ovviamente per il taglio di cavi e fili elettrici.
  • morsetti: utilizzati per giuntare o collegare i fili elettrici su cui si è lavorato. C’è chi utilizza soltanto il nastro isolante per giuntare i fili: è un grave errore, dal momento che il nastro non garantisce la necessaria tenuta meccanica, assicurata appunto soltanto dai morsetti.
  • multimetro: anche detto tester digitale, è uno strumento fondamentale e multifunzionale. Racchiude in sè tre strumenti: il voltmetro, col quale possiamo misurare in volt la tensione presente tra i puntali dello strumento; l’amperometro, che invece misura in ampere la corrente che l’attraversa; e l’ohmmetro, col quale si misurano le resistenze elettriche (per l’appunto, in ohm). E’ in grado di misurare sia le correnti continue che quelle alternate. E’ dotato di due puntali che, messi a contatto con le due estremità dei fili dei quali si vuole ottenere il dato richiesto, forniscono digitalmente il valore. S’intende che l’utilizzo del multimetro avviene con i cavi scoperti e sotto tensione, per cui l’utilizzo dello strumento richiede particolare cautela e la massima attenzione.

Quelli elencati sono soltanto alcuni degli attrezzi utili all’elettricista, ma sono certamente i più indispensabili, quelli senza i quali una riparazione non può essere nemmeno ipotizzata. Come già detto, non bastano gli strumenti del mestiere a rendervi un esperto.

Tenete sempre a mente le regole d’oro e, soprattutto, assicuratevi che gli attrezzi che comprate siano conformi agli standard che ne garantiscono la sicurezza.

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