L’uso dei faretti da interno a soffitto è molto comune in numerosi appartamenti.
Rappresentano una buona sorgente di illuminazione e spesso si prestano, in termini di complementi, ad accompagnare la fonte di luce principale per esaltare alcune caratteristiche dell’arredo o per migliorare la funzionalità di alcuni spazi.
La loro scelta risulta pertanto importante al fine di valorizzare gli ambienti dal punto di vista pratico ed estetico e deve tener conto di una serie di fattori legati ad esigenze tecniche e di gusto.
Principali tipologie di faretti: come orientarsi?
Allo scopo di indirizzare e facilitare la scelta, ricordiamo quali sono le principali tipologie di faretti da interno a soffitto presenti attualmente sul mercato:
- Faretti con luce ad incasso o a parete
- Faretti fissi o orientabili
- Faretti con luce alogena o a led
- Faretti singoli o multipli
- Faretti di forma tonda, quadrata o rettangolare
Quali preferire? Come sempre, dipende dalle necessità di ognuno. È bene optare per i faretti con luce ad incasso se si vuole ottenere un’illuminazione interna più omogenea. Ciò grazie al fatto che la fonte di luce risulta incassata.
Possono essere posizionati su qualsiasi tipo di superficie che consenta di praticare un foro e lasciano, pertanto, numerose possibilità in termini di soluzioni di arredo.
È possibile installarli, ad esempio, in corrispondenza di soffitti, controsoffitti, pannelli, pavimenti, pareti, muri, mensole.
L’alternativa ai faretti ad incasso è la tipologia a parete. E ancora, faretti fissi o orientabili? I faretti fissi non consentono di orientare il fascio luminoso, quelli orientabili (o direzionabili) sì.
Questi ultimi permettono quindi di dirigere la luce dove si preferisce, grazie al cono collocato nella parte inferiore che può ruotare di 360° lungo l’asse orizzontale e verticale.
Circa il tipo di lampadina, attualmente vanno per la maggiore quelle led per una serie di vantaggi rispetto alle alogene: il risparmio di energia fino all’80%, la massima efficienza luminosa che garantiscono, una durata fino a 15 anni.
Anche il fattore estetico ha la sua rilevanza, se si considera che, di solito, forme tonde ben si abbinano ad arredamenti più classici.
Forme quadrate o rettangolari, invece, sembrano più consone ad uno stile essenziale e moderno. In tal modo, i faretti da interno diventano parte dell’arredo e acquistano un ruolo importante nell’esaltare gli interni.
Alcuni consigli pratici per i faretti da interno a led
Al di là della tipologia di faretti che sceglieremo, un elemento da tenere sempre nella giusta considerazione è il fattore umidità.
In particolare, questo assume la sua importanza quando i faretti, soprattutto quelli a led, vengono installati in un ambiente in cui sono presenti acqua e vapore.
Ad esempio, per installare un faretto sopra una doccia è richiesto un valore non inferiore a IP65. Qual è il significato di questa sigla? IP sta per “Ingress Protection”, il primo numero indica il livello di protezione contro l’ingresso di solidi e il secondo fa riferimento a quello di protezione dai liquidi.
Restando sempre ai led, anche la loro scelta risulta importante per ottenere, nei propri spazi, l’effetto desiderato. Sarà opportuno optare allora per una luce led della giusta tonalità (bianca, fredda o neutra).
Molto diffusi sono, attualmente, i faretti a led con luce bianca. Si tratta di quelli aventi una temperatura di colore inferiore ai 3.300 gradi Kelvin.
Sempre i led consentono di considerare anche differenti possibili aperture del fascio di luce. È importante selezionare, tuttavia, la giusta angolazione (informazione riportata con la lettera D) in funzione delle proprie necessità. Le più comuni, ad ogni modo, sono quelle di 24°, 40° e 60°.
Circa gli attacchi, invece – è bene ricordarlo – i più impiegati sono i seguenti: GU10, GU5.3, E27, G4 e AR111.