Quando si verifica un guasto elettrico, in casa o in un altro ambiente, occorre muoversi con cautela. Bisogna infatti sapere come comportarsi con la corrente.
Una volta tenute in considerazione le dovute attenzioni, il guasto può essere rimediato anche in maniera autonoma. Se però il danno è grave, allora è sempre opportuno rivolgersi ad un elettricista. Per prima cosa comunque, occorre sapere che un guasto elettrico provoca lo scatto dell’interruttore di protezione. Si tratta del così detto salvavita.
Che cos’ è il salvavita
Quando scatta il salvavita tutto si ferma. Non possiamo lavorare, cucinare, svolgere hobby che siano collegati ad apparati elettrici. Il disagio è grande, ma spesso si può risolvere in pochi minuti. Vediamo in che modo.
Trattandosi di circuiti elettrici in cui passa corrente, è fondamentale conoscere su che cosa potremmo mettere le mani. Il salvavita è un interruttore magnetico differenziale, obbligatorio in un impianto elettrico.
Tutti in casa, al lavoro, ovunque vi sia corrente, devono avere a disposizione tale dispositivo. Si tratta della nostra sicurezza. Ma come agisce il salvavita? Esso impedisce il flusso della corrente elettrica, dirigendola verso terra.
Opera la così detta “messa a terra”, scaricando appunto corrente. I componenti del salvavita sono un interruttore elettrico ed un interruttore magnetico. Il primo apre e chiude il circuito, a seguito di un impulso. Il secondo interviene invece in caso di corto circuito. Andiamo ora a specificare la funzione di ciascuno dei due.
L’interruttore elettrico, o relé differenziale, ha la funzione di controllare la tensione elettrica in entrata e in uscita. Nel caso in cui la differenza di tensione tra le due sia troppo grande, il relé differenziale scatta.
Ciò avviene in pratica quando un elettrodomestico crea dispersione. Il circuito elettrico viene diretto a terra e la corrente si interrompe. Questo accade perché la dispersione elettrica non deve essere presente, all’ interno di un circuito. A contatto con un conduttore, si può prendere la scossa. Basta anche che sia il corpo umano.
L’interruttore magnetico invece scatta in caso di corto circuito o quando si verifica un sovraccarico elettrico. Ciò è possibile, ad esempio, quando risultano accesi più elettrodomestici contemporaneamente (forno, lavastoviglie, asciugacapelli, lavatrice, etc…). In questi casi, potrebbero verificarsi danni all’ impianto elettrico, dunque il salvavita scatta ed interrompe la corrente.
Quando si verifica un guasto quindi, prima di riattivare il circuito, è sempre opportuno capire quale sia la causa.
Possibili cause di un guasto elettrico
Spesso un guasto elettrico è dovuto al sovraccarico. Per eliminare il problema, occorre spegnere quegli elettrodomestici in funzione, che non sono fondamentali al momento. Poi sarà possibile riattivare l’impianto. Se la corrente non torna lo stesso, allora il problema è da ricercare in altro modo. Infatti abbiamo appena parlato anche di dispersione.
Dunque, se il problema non è il sovraccarico, occorre individuare quale degli elettrodomestici è responsabile proprio della dispersione. A questo punto, le attività da seguire sono più meticolose e meno immediate. Tutti i dispositivi elettrici attaccati vanno controllati, uno per uno. Essi devono prima essere staccati tutti.
A seguito di questa operazione, essi devono venir riattaccati, sempre uno alla volta. Solo così si potrà individuare quale sia la causa della dispersione. Ad esempio, riattaccando il forno, il salvavita stacca. Allora sarà proprio quell’ elettrodomestico a causare la dispersione. Dovremmo aggiustarlo, ma sicuramente non deve essere acceso finché non sarà stato visionato.
Qualora il problema persista, anche le singole lampadine potrebbe essere la causa di un guasto elettrico. Quindi può rendersi utile controllarle tutte, comprese quelle esterne. E’ indicato verificare che anche i portalampada non siano fuori uso.
Se invece si avverte puzzo di bruciato o esce del fumo dalle prese, conviene non toccare il salvavita. Il danno potrebbe essere più grave. E’ meglio rivolgersi immediatamente ad un esperto. Il problema potrebbe riguardare direttamente l’impianto. Per operare all’ interno del quadro elettrico, è sempre opportuno chiamare un elettricista.
Esiste anche la possibilità che il salvavita sia scattato perché è caduto un fulmine nei pressi dei fili dell’alta tensione. Esso ha causato uno sbalzo improvviso di tensione. In questi casi, l’unico accorgimento è farsi installare uno scaricatore nell’ impianto.
Ovviamente tutte queste operazioni devono essere svolte sempre in situazione di sicurezza. Ciò significa che è fondamentale che il salvavita sia sempre funzionante. Per verificarlo, si può premere il tasto T del quadro elettrico, una volta al mese. In tal modo, si attua una verifica periodica della sicurezza dell’impianto.