Lego dopo una collaborazione di oltre dieci anni con la compagnia petrolifera di Shell, ha deciso nel 2016, di cambiare marcia e optare per la produzione dei suoi mattoncini, per l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili.
Lego è riuscita a raggiungere questo traguardo in un tempo record, che ha superato persino i tempi previsti inizialmente.
Al fine di raggiungere questo obbiettivo, Lego ha effettuato innumerevoli investimenti, pari ad un esborso monetario di ben 800 milioni di euro.
Questi investimenti sono stati effettuati consapevolmente, tant’è che questo viene ripagato ogni anno, consentendogli anche un guadagno sull’energia prodotta dai suoi stabilimenti di energia rinnovabile.
Lego sceglie l’eolico e il fotovoltaico per la produzione dei suoi mattoncini
L’investimento effettuato da Lego ha permesso in questi anni di costruire ben due parchi eolici off shore. Questi si trovano al largo delle coste britanniche e tedesche e sono rispettivamente il Borkum Riffgrund e il Burbo Bank.
Questi due parchi sfruttano l’energia del vento per accumulare enormi quantità di megawatt che poi vengono utilizzati per alimentare le fabbriche e i negozi posti in tutto il mondo. Oltre all’investimento nel campo eolico, Lego ha optato per una diversificazione dei suoi interessi, puntando anche su un sistema di pannelli fotovoltaici.
I pannelli fotovoltaici sono installati sui suoi stabilimenti. Grazie a questo doppio sistema di produzione di energia da fonti rinnovabili, nel 2016 Lego riuscì a produrre ben 75 miliardi di mattoncini, con l’impiego esclusivo di queste.
Oggi, nel 2018, Lego ha ormai dotato tutti i suoi stabilimenti di sistemi di energia pulita, portando l’intera produzione mondiale di mattoncini in un era completamente green.
Lego e il rapporto con i bambini
Grazie all’impegno di Greenpeace, Lego ha chiuso la sua collaborazione con Shell è a provveduto a portare le sue aziende a funzionare esclusivamente con l’energia green.
Quest’impegno ha portato alla decisione di festeggiare il traguardo raggiunto, con la costruzione di una pala eolica composta da ben 146.000 mila mattoncini e alta circa 7 metri e mezzo. La riproduzione è stata poi inserita nel parco di Legoland in Gran Bretagna.
Lo scopo di questa riproduzione è la sensibilizzazione dei bambini nei confronti dell’energia pulita. Il CEO di Lego, Bali Padda, afferma che l’azienda vuole dare un impatto positivo, e portare le nuove generazioni a credere nel potere e nel bene che comporta l’energia rinnovabile.
Essendo un’azienda di giocattoli, il CEO afferma inoltre, che: “i bambini sono il nostro modello, per questo motivo vogliamo attuare strategie che li coinvolgano in modo positivo”.
Lego e altre aziende a sostegno dell’energie rinnovabili
Oltre a Lego anche altre aziende hanno iniziato a impiegare l’energia rinnovabile all’interno dei loro stabilimenti.
Sicuramente è molto importante che le grandi multinazionali presenti nel mondo si distacchino dal mondo del petrolio e diano il via a una collaborazione proficua per portare le rinnovabili a rappresentare la principale fonte di energia delle loro imprese.
Proprio a fronte di ciò sono diverse le aziende che hanno aderito all’iniziativa Re100. Questa iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare tutte le grandi aziende presenti nel mondo per l’adozione di sistemi di energia provenienti da fonti rinnovabili.
Grazie alle aziende che hanno aderito a questa iniziativa è possibile realizzare in minor tempo una transizione verso un’economia sempre più verde e rispettosa dell’ambiente.
L’invito dell’associazione Re100 è stato accolto da diverse aziende tra quelle più note ci sono: Lego, Facebook, Google, Sky, Philips, Yoox, Starbucks, Hp, H&M e Ikea. La scelta di approvvigionare i loro stabilimenti con energia pulita e rinnovabile è necessaria per migliorare il benessere della popolazione mondiale e dell’ambiente.
Inoltre, grazie a queste iniziative è possibile mettere in crisi il rapporto tra le fonti fossili e la crescita economica, proprio come è successo con Lego e Shell.