La percezione del Nord America
Cosa vi viene in mente quando pensate al Nord America?
Megalopoli sconfinate, grattacieli altissimi di prima generazione, taxi gialli e frenesia, oppure l’immensità del Grand Canyon, la vastità degli spazi vuoti, la bellezza delle Cascate del Niagara?
Non vi sbagliate in nessun caso, oggi però analizzeremo più in fondo cosa può dare il continente nord americano agli appassionati di turismo eco, sia sostenibile che compatibile.
Completamente immerso nell’emisfero boreale, quello che è conosciuto come il Nuovo Mondo (poiché ufficialmente scoperto dagli occidentali con la spedizione di Cristoforo Colombo).
Caratteristiche del Nord America
Può essere idealmente diviso in 5 regioni diverse, dipendenti dal clima:
- La parte settentrionale del Canada e dell’Alaska, oltre a tutta la Groenlandia, ha climi subartici e artici, in cui gli inverni lunghi, bui ed estremamente freddi si alternano a estati brevi e miti. Gran parte della regione, che riceve relativamente scarse precipitazioni, è coperta di neve e ghiaccio per quasi tutto l’anno;
- Buona parte degli Stati Uniti orientali e il Canada Meridionale, sono caratterizzati da un clima che risente degli influssi continentali, ma in cui tutte e quattro le stagioni sono ben riconoscibili e il tempo è molto variabile;
- La zona che comprende l’area interna occidentale degli Stati Uniti e gran parte del Messico settentrionale è perlopiù montuosa, tendenzialmente arida a causa dello sbarramento esercitato dalle Montagne Rocciose nei confronti delle masse d’aria umida d’origine marittima, ma con significative variazioni locali collegate alle variazioni di altitudine e l’esposizione nei confronti dei venti;
- Una striscia ristretta lungo l’oceano Pacifico che va dall’Alaska meridionale alla California meridionale gode del clima che per certi aspetti si avvicina a quello mediterraneo presente in Italia: gli inverni sono relativamente miti ma umidi e le estati quasi prive di pioggia;
- Il Messico meridionale è una zona a se stante, perché presenta un clima tropicale ovunque, con temperature elevate per tutto l’anno, ma allo stesso tempo notevoli precipitazioni, soprattutto in estate.
La vegetazione naturale dell’America settentrionale è stata notevolmente modificata dall’attività antropica, ma le sue caratteristiche generali sono ancora visibili in gran parte delle aree meno trafficate.
Il principale tipo di bioma, classificato in base al tipo di vegetazione dominante, è la taiga, o foresta boreale, coperta da un’enorme estensione prevalentemente di conifere (soprattutto abete, pino e larice) che copre gran parte del Canada e si espande in Alaska, ma la flora è piuttosto varia in tutto il continente: basti pensare alle terre aride degli Stati Uniti occidentali e del Messico tropicale, che presentano una vegetazione che si è adattata ai diversi climi dell’altopiano o delle zone costiere, in cui predominano le artemisie insieme ad arbusti e cactus di diverse specie.
Per quanto riguarda la fauna nativa dell’America settentrionale, anche grazie alla fama del Parco di Yellowstone, è ritenuta una delle più variegate al mondo. Soprattutto un tempo era cospicua e varia, ma la diffusione degli insediamenti umani ha portato il restringimento degli habitat e il calo del numero degli animali. Si può dire che in generale la fauna dell’America settentrionale è simile a quella delle regioni settentrionali dell’Europa e dell’Asia.
Anche la cultura del continente è molto varia. L’inglese è la lingua più parlata nel continente, ma anche il francese (in Canada) e lo spagnolo (in Messico) sono lingue molto conosciute.
La storia del Nord America è legato con un filo dirette a molti popoli nativi, tra i quali i Maya e gli Inuit.
Esempi di ecoturismo
Cercando tra i vari siti che si occupano di turismo consapevole, e ringraziando alcuni amici per averci raccontato le loro esperienze, abbiamo analizzato 3 luoghi particolari che ci piacerebbe poter visitare in una vacanza.
L’Arkansas in bicicletta
Quale Stato più appropriato se non quello che negli Stati Uniti viene definito come “the Natural State”. L’Arkansas, situato nel centro sud, non è uno Stato molto conosciuto dagli europei (probabilmente perché non bagnato da nessun oceano), ma ha invece qualità attraenti, tra le quali il fatto di essere uno degli Stati più verdi della confederazione, simile per alcuni versi alle campagne italiane.
Infatti, sebbene sia uno dei più densamente popolati tra gli Stati a stelle e strisce, è prodigo di spazi verdi fuoriporta e di spazi aperti per tutti all’interno delle aree urbane.
A differenza del lato più famoso degli Usa, qua non c’è nessuna attrattiva da set cinematografico o da richiamo della massa, ma una morfologia e dei paesaggi bellissimi per gli amanti delle cavalcate su due ruote.
Un altro aspetto importante presente sul territorio sono le riserve naturali: boscose e sconfinate per chi vuole la nuda terra sotto le ruote, accanto a discese fluviali percorribili da tutti.
Se invece sentiste la mancanza della gente, trovereste città ordinate, spaziose, con molti spazi aperti riempiti da svariate tipologie di piante, a misura di anziano e bambino, urbanizzate in maniera attenta e intelligente, dove le piste ciclabili la fanno da padrone.
Per chi cerca un posto per rilassarsi, l’Arkansas offre le sorgenti termali calde della Bathouse Row, presenti nella cittadina di Hot Springs, che a sua volta non ha perso il suo fascino retrò da tempi del far west, e anzi coinvolge la cittadinanza in svariate feste di paese, dove le birrerie del luogo la fanno da padrone.
Appena fuori porta, lungo il fiume Ouachita, si ritrova invece il vero Arkansas sudista fatto di fattorie, mucche, cavalli, prati, boschi e laghi, che sconfina nel lago omonimo del fiume, le cui sponde regalano una pedalata in mountain bike facile ma allo stesso tempo selvaggia.
La Ruta del Mundo Maya
Oltre a essere famosa per essere uno dei luoghi in cui la natura ha dato il meglio di sé nel Centro America, creando deliziose baie e rigogliose foreste, la penisola dello Yucatán è anche stata il cuore di una delle culture più sofisticate della storia dell’umanità: la cultura maya.
Il modo migliore per conoscere la storia e la cultura di questo popolo, è passare da una piccolo pueblo ad un altro, calcando a piedi o in bicicletta i tragitti che qualche centinaio di anni fa percorrevano gli stessi maya.
Così facendo affronterete passeggiate in un ambiente completamente naturale, convivendo con una cultura antichissima ma che ancora oggi è più che mai viva. Infatti, il mondo maya è ancora vivo tra i resti di importanti centri, tra cui uno dei pueblos più famosi (villaggi realizzati secondo le tradizioni dei popoli indigeni americani) che è diventato nel tempo la città di Valladolid, senza perdere però il proprio stile unico: proprio grazie al suo splendore, dallo stile tipicamente coloniale, la città ha ricevuto il soprannome di “Sultana d’Oriente”. Ma non solo, la cultura è ben radicata e presente nella vita quotidiana del Messico.
L’incontro con le popolazioni autoctone è parte fondamentale del viaggio: ad esempio percorrendo la ruta del cacao, si scopre l’importanza che il seme del cacao aveva nella civiltà maya, mentre le comunità del Quintana Roo sono sempre liete di far provare le prelibatezze dei loro piatti tradizionali ai turisti.
Parchi nazionali del Canada
Abbiamo visto insieme un luogo nel centro e uno del sud, entrambi collocati in America Settentrionale. Ora tocca al Canada, la nazione a nord del continente, conosciuta in tutto il mondo per la bellezza dei suoi parchi naturali. Qua un seguace dell’ecoturismo avrebbe solo l’imbarazzo della scelta: in Canada sono presenti 43 aree protette che propongono ai visitatori alcuni fra i paesaggi più vari dell’intero pianeta: dalla tundra artica alle foreste boreali, da ghiacciai scintillanti a deserti artici, sorgenti termali, laghi magnifici, praterie sterminate, montagne e foreste pluviali! Tutto racchiuso in unica nazione!
Le attività da fare in questi parchi sono altrettanto svariate, ma sempre a stretto contatto con la natura circostante, che per questo deve essere sempre rispettata e trattata con riguardo. Escursionismo e trekking sono le più praticate, ma si può fare anche alpinismo e arrampicate su roccia, canoa e kayak, o una bella escursione a cavallo lungo gli immensi laghi canadesi.
Esistono anche dei percorsi guidati per osservare una fauna piuttosto varia tra cui spiccano animali incredibili come orsi, alci, uccelli o caribou nel loro habitat naturale.
La diversità e la maestosità della fauna canadese si possono riassumere in due esemplari di orsi che difficilmente abitano in altre parti del pianeta: sono l’orso grizzly e gli orsi polari.
Se decideste di provare ad incontrare quest’ultima specie, sareste tra l’altro di sicuro nella zona perfetta per osservare le meravigliose aurore boreali che possono essere osservate nelle notti nordiche.
Tra i parchi nazionali, mi fa piacere citare il Parc National du Mont-Tremblant, che con i suoi sei grandi fiumi e i 400 laghi (più innumerevoli corsi d’acqua) viene considerato un paradiso per gli amanti della canoa.
E’ sicuramente un ricco mix di patrimoni naturali e storici del Québec, oltre ad essere il più grande e il più antico parco della regione. Il suo territorio è così vasto che vi si possono trovare circa 40 specie di mammiferi, tra cui il lupo.
Vi è anche la via ferrata “du Diable“, un’attività intermedia tra trekking e arrampicata che permette di scoprire le montagne del parco nazionale nel modo migliore possibile.
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