Il trekking in Italia a primavera è il modo più bello per assaporare appieno la stagione: il profumo di fiori e l’incredibile varietà di colori e sapori ci aiutano ad assaporare al meglio le caratteristiche di una località, soprattutto se praticato nell’ottica di un eco-turista.

Ecco tre dei percorsi più belli da fare in questa stagione, che vi faranno ammirare percorsi unici e località sospese nel tempo.

In Trentino: Una camminata a Braies, fra montagne e specchi d’acqua.

trekking braies

Braies, denominata da molti la perla del Trentino, è una località estremamente suggestiva e romantica, adatta anche a famiglie con bambini.

I percorsi che si sviluppano attorno al lago sono infatti estremamente suggestivi e ricchi di fascino autentico; un percorso perfetto dove praticare un ecoturismo di qualità.

Se volete fare trekking in primavera maniera soft ammirando lo spettacolare panorama di Braies potrete optare per un percorso che vi porterà fino al lago, lungo poco meno di 4 chilometri e con dislivello quasi del tutto assente.

Partendo dalla Valle di Braies, situata a 1495 metri di altezza, potrete percorrere la vallata per circa 3 km ammirando il panorama suggestivo e le montagne che si stagliano attorno a voi.

Proseguite fino al bivio per il lago, che vi condurrà ad ammirare lo splendido bacino d’acqua naturale di Braies.

Nel percorso incontrerete una graziosa chiesetta e respirerete a pieni polmoni l’aria pulita, salendo su un sentiero a scale facilmente percorribile.

Il segnavia dedicato è il numero 1,19 e il tempo di percorrenza poco più di 1 ora.

Questo percorso è perfetto per famiglie con bambini in grado di camminare autonomamente da soli.

Ovviamente sconsigliamo questi tipi di percorso ai bambini al di sotto dei 7-8 anni, a meno che non abbiate l’intenzione di portarli in braccio non appena saranno stanchi.

Trekking sui Sibillini, i monti azzurri descritti da Leopardi

Le Marche racchiudono un meraviglioso patrimonio culturale e naturalistico, ricco di biodiversità e spettacoli unici, magnifici da apprezzare con del trekking in primavera, la stagione più adatta a scoprire le particolarità di questi luoghi magici.

Uno degli spettacoli naturali più autentici è rappresentato dal parco regionale Gola della Rossa, al cui interno sono racchiuse le celebri e spettacolari Grotte di Frasassi, il complesso ipogeo più famoso d’Italia.

In questo percorso potrete effettuare non solo una visita interna alle grotte (spettacolo naturale da ammirare almeno una volta nella vita) ma introdurvi all’interno di una regione dal cuore spirituale ed eremita.

Percorrendo il cosiddetto anello di Giano, un percorso pensato per il Bike Trekking, potrete ammirare varie bellezze naturali.

Noi vi consigliamo di partire dall’Abbazia di San Vittore alle Chiuse facendo una prima tappa alle grotte di Frasassi.

Qui potrete poi fermarvi a gustare uno dei tanti piatti tradizionali della regione, l’ideale per ricaricarvi e proseguire verso il Tempio di Valadier, l’eremo incastonato tra le montagne.

Per raggiungerlo è sufficiente seguire l’unica strada percorribile, un sentiero verticale che si snoda fra le curve del monte, palcoscenico di un meraviglioso presepe vivente allestito durante il periodo Natalizio.

Alla fine della camminata verrete ripagati da uno spettacolo davvero unico: una chiesa immensa racchiusa e nascosta dai lembi del monte, incastonata all’interno della roccia.

Una passeggiata davvero unica nel cuore dell’Italia.

Alla scoperta della Capri segreta

trekking a capri

Capri è nota il larga parte per le sue splendide coste e il clima mediterraneo caldo e accogliente, ma poco si conosce del lato meno commerciale e turistico dell’isola, chiamato Anacapri.

La primavera offre il periodo migliore per ammirarla, senza il massiccio numero di presenze turistiche tipiche della stagione estiva.

Una volta giunti a Capri, collegata via terra da aliscafi e traghetti provenienti da Napoli o Salerno, inizieremo il percorso partendo dalla piazzetta principale, il fulcro della località turistica.

Questo percorso non presenta un dislivello eccessivo (appena 150 metri) ma è un percorso lungo circa 5 ore, perciò organizzatevi portandovi dietro acqua e snack in abbondanza.

Dalla piazza principale prendete via Roma, scenografica per la sua vista del golfo di Napoli; percorretela fino a giungere al bivio per Bivia Piccola, proseguendo successivamente per Passatiello.

Da qui in poi il percorso si fa sempre più impervio, fino a farvi imboccare una via composta da ripide scalinate scavate nella roccia che vi condurranno dapprima all’interno della macchia mediterranea locale, fino ad arrivare sulla cima del Monte Solaro, la punta più alta dell’isola.

Da qui potrete ammirare un panorama poco conosciuto ma affascinante: una capri segreta e incontaminata, nascosta all’occhio dei turisti.

Consigliamo questo percorso solo ai passeggiatori esperti, in quanto non è una passeggiata particolarmente rilassante, ma si snoda su vari dislivelli e richiede una certa dose di resistenza fisica. Il panorama che potrete osservare da questi punti privilegiati è però straordinario, e vi appagherà della fatica.

One Comment

  • Ettore ha detto:

    Anche qui all’Isola del Giglio vengono molti appassionati di trekking, grazie a una fitta rete di sentieri che è stata rimessa a nuovo negli ultimi anni. Venire a provare per credere!

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