Il cammino dei briganti è un sentiero turistico che si snoda tra l’Abruzzo e il Lazio, lungo 100 chilometri e con dislivelli tra gli 800 e i 1300 metri, che permette di andare alla scoperta della Val de Varri, della Valle del Salto e delle pendici del monte Velino ripercorrendo i passi dei briganti.
I briganti, che erano attivi nella zona 150 anni fa, non erano criminali, ma come i carbonari e i partigiani, combattevano contro la prepotenza del potente di turno (in questo caso i Sabaudi, che avevano costretto il popolo italiano di allora ad entrare nell’esercito con la forza) ed erano spiriti liberi e indomiti, che non volendo assoggettarsi ai nuovi padroni, avevano scelto la via della clandestinità.
Il cammino può essere percorso per intero in sette giorni o, se non si ha eccessiva fiducia nel proprio allenamento o si ha poco tempo a disposizione, anche solo in parte.
Cammino dei briganti: le tappe
Sante Marie-Santo Stefano (5,6 chilometri-da 850 a 1050 metri di dislivello): da fare il primo giorno per entrare nello spirito del cammino.
Sante Marie, la località di partenza, può essere raggiunta in treno o in auto. A Santo Stefano, per chi alla tenda preferisce pernottare in un ritrovo famigliare, c’è un agriturismo con cucina tipica in cui è possibile dormire.
Santo Stefano-Valdevarri-Nesce (13,9 chilometri-da 1050 a 1020 e 850 metri di dislivello): lasciata la località di Santo Stefano, si scende fino a Valdevarri e, da lì, si raggiunge il borgo medievale di Nesce, dove si può pernottare in un agriturismo.
In alternativa, se si preferisce una soluzione più “selvaggia”, arrivati a Valdevarri ci si può fermare anche nelle case dei privati, dove in genere si viene accolti con cena casalinga e camere semplici.
Da Valdevarri, che è il luogo meno turistico del cammino, si può anche entrare nella Valle del Salto e andare alla scoperta del paese di Poggiovalle, paese natio di alcuni briganti famosi. Da Poggiovalle poi si raggiunge Nesce.
Nesce-Villerose-Spedino-Cartore (16,6 chilometri-da 850 a 944 metri di dislivello): dopo aver fiancheggiato per un tratto il fiume Salto, si passa sotto il monte Rose, si raggiunge Spedino e, da lì, lungo la strada sterrata, si arriva a Cartore, un paesino pittoresco che in passato è stato utilizzato come base da una famosa banda di briganti. Qui si può scegliere se accamparsi con la tenda oppure pernottare in una delle camere private.
Cartore-Santa Maria in Valle Porclaneta-Rosciolo (8 chilometri-da 944 a 909 metri di dislivello): da Cartore, dopo essere saliti per un tratto sul Passo Le Forche, si scende fino a Santa Maria in Valle Porclaneta, sede di una chiesa in stile romanico molto caratteristica (e assolutamente da visitare!) e, da lì, si raggiunge il borgo medievale di Rosciolo. Qui si può pernottare in bed and breakfast e sono presenti due ristoranti.
Rosciolo-Magliano de’Marsi-Casale le Crete (14,5 chilometri-da 909 a 770 metri di dislivello): ultima tappa del cammino dei briganti, nonché una delle più impegnative.
Dopo aver lasciato Rosciolo, si arriva a Magliano, poi si risale lungo il versante del monte San Nicola e si scende fino al Casale le Crete. Nel casale, che è anche un bed and breakfast, si può pernottare per la notte e gustare un’ottima cena a base di prodotti tipici o vegetariana.
Casale le Crete-Sante Marie (21 chilometri-da 770 a 850 metri di dislivello): dopo essere partiti dal Casale, si arriva a San Donato attraverso stradine sterrate e, una volta lì, si sale fino a raggiungere i ruderi di un antico castello, dopodiché si scende a Scanzano, si raggiunge Tubione e poi Sante Marie. A quel punto si potrà ritirare il proprio certificato!
Informazioni pratiche
Il cammino può essere fatto in tutti i periodi dell’anno?
Anche se il cammino dei briganti è aperto tutto l’anno, il periodo migliore per farlo è da fine marzo fino a fine ottobre, in quanto la manutenzione viene fatta durante la primavera e, salvo in caso di ondate di caldo eccezionali, durante l’estate non c’è il rischio di incorrere in alberi caduti o in cumuli di neve tali da rendere difficoltosa l’avanzata.
Qual è l’equipaggiamento da prevedere?
Oltre ad un buon paio di scarponi e dotati di una suola rinforzata e in grado di affrontare tutte le difficoltà del cammino, suggeriamo di portare con sé un sacco da montagna, un cappellino per proteggersi dal sole, la crema solare, una borraccia per l’acqua, una mantellina per la pioggia, una cartina del cammino, una felpa e un dispositivo dotato di segnale GPS.
Il cammino è segnato?
Sì, il cammino è tutto segnato, sia con i cartelli bianchi-rossi che, normalmente, indicano i sentieri escursionistici, sia con targhette di metallo riportanti i nomi delle località.
Cammino dei briganti: dove dormire?
Lungo tutto il cammino dei briganti sono disponibili delle strutture ricettive che, per mantenerlo in vita, hanno accettato di proporre delle tariffe basse per tutti i camminatori.
Tuttavia, soprattutto durante i mesi di luglio e agosto (alta stagione), è meglio prenotare con un largo anticipo ogni struttura, di modo da non ritrovarsi confrontati, una volta raggiunta la tappa di destinazione, con spiacevoli sorprese.
I cani sono benvenuti in tutte le strutture, ma, prima di portare con te il tuo amico a quattro zampe, è meglio che contatti ciascuna delle sistemazioni scelte per prendere accordi riguardo all’accoglienza del tuo animale domestico.
In linea di massima però, se il cane è educato e pulito, non ci sono problemi. Durante il tragitto invece, soprattutto nelle zone adibite a pascolo e dove non è raro imbattersi nei cani pastore, ti suggeriamo di tenerlo sempre al guinzaglio.
Se invece preferisci dormire in tenda, a differenza di quello che accade in altre zone dell’Abruzzo, il campeggio libero è permesso ma, anche in questo caso, la regola che vale è quella del buon senso: per esempio, evita di piantare la tenda nei centri abitati e, anche se lungo il cammino non è raro incontrare fontane e fontanelle, porta con te una buona scorta d’acqua e, appena ne hai l’occasione, fai sempre rifornimento.
L’unica zona per cui è necessario richiedere prima un permesso, questo se si decide di campeggiare al di fuori dal campeggio attrezzato che si trova qui, è la Riserva della Duchessa, situata tra i centri abitati di Cartore e Caparnie.
Da ultimo, ma non meno importante, sii un vero cittadino ecologico! Dopo aver smontato la tenda, ripulisci la zona dai tuoi rifiuti e porta con te il sacco della spazzatura fino a quando, lungo il sentiero, non troverai una pattumiera in cui gettarlo e, soprattutto durante la stagione più secca, non accendere fuochi all’aperto (dopotutto mica vorrai provocare un incendio, no?).