Esistono pannolini che sono sostenibili per l’ambiente? In un mondo dove ogni rifiuto prodotto mina l’integrità della nostra Terra, sono stati svolti degli studi per comprendere che direzione prendere con questi prodotti d’uso giornaliero.

Quanto inquinano i pannolini?

I pannolini, che siano per bambini, anziani o adulti, rappresentano circa il 20% dei rifiuti totali che si producono nel nostro Paese.

Oltre a essere abbastanza inquinanti, questi prodotti sono anche molto cari e ogni famiglia deve far fronte a una spesa esosa alla quale non è possibile rinunciare.

Per quanto riguarda la questione ambientale, questi prodotti sono altamente inquinanti e non sempre si ha la possibilità di smaltirli a dovere.

La loro composizione con materiali sintetici e naturali (tra cui legno, plastica e agenti chimici di derivazione dal petrolio) mette a dura prova qualsiasi tipologia di smaltimento completo.

Infatti, secondo una stima, ci vogliono circa 500 anni per 7 miliardi al giorno. Un problema di grande impatto con le grandi aziende che stanno cercando di fare qualcosa per convincere i consumatori a porre un freno all’inquinamento attuando una vera e propria svolta green.

Alla luce di tutto questo, i pannolini biodegradabili o riutilizzabili rappresentano la soluzione ideale per iniziare a preoccuparsi del futuro della Terra.

In questi anni sono stati svolti degli studi che hanno fatto emergere dati importanti (e preoccupanti) sul mondo dei pannolini. Il più importante risale al 2005 quando l’Università di Queensland, in Australia, ha confermato l’impatto dei pannolini classici sull’ambiente valutando costi di produzione e costi di acquisto.

Esistono pannolini ecosostenibili?

Le ricerche di questi anni hanno portato le aziende a fare quasi un passo indietro nel passato, proponendo prodotti lavabili o comunque riutilizzabili cambiando solamente l’assorbente interno.

Tutto questo rappresenta non solo un fattore green ma anche un risparmio per ogni consumatore finale.

Come accennato, ci sono tipologie di pannolini che possono essere riutilizzati, cambiando solamente l’assorbente che si trova internamente. La loro composizione è totalmente naturale nonché anallergica e biologica con canapa e bambù.

Ciò che caratterizza questi prodotti è l’inserimento di un elemento biodegradabile posto sopra l’assorbente, in grado di trattenere feci e urina. Una volta eliminato, basterà un prelavaggio a mano e poi un lavaggio delicato in lavatrice per poterlo riutilizzare appena asciutto.

Per quanto riguarda gli assorbenti esistono sia quelli lavabili che gli usa e getta (anch’essi fatti con materiale biodegradabile), questi ultimi da tenere a portata di mano in caso di emergenza.

Ma quali sono i componenti di un pannolino riutilizzabile?

  • Mutanda esterna
  • Sacca interna
  • Cellulosa – velo sottile
  • Assorbente usa e getta (quindi estraibile) oppure lavabile

I pannolini usa e getta, invece, sono composti solo da materiali vegetali e possono essere sia biodegradabili che compostabili (la loro biodegradabilità avviene entro 4 mesi al 90%).

Viene di norma utilizzata la cellulosa lavorata (mais, patate, amido) e sono privi di ogni tipologia di sostanza chimica. Sono sempre anallergici ma il consiglio è quello di leggere l’etichetta prima dell’acquisto facendo attenzione alle certificazioni.

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