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Mobilità urbana dolce: cambia il codice della strada

Il codice della strada cambia di nuovo e saranno introdotte delle modifiche che porteranno a una mobilità urbana dolce. Vediamo insieme di cosa si tratta e come interpretarlo al meglio.

Mobilità stradale, come cambia?

Tutto parte dal Decreto Semplificazione che è stato approvato in Senato e al suo interno sono state introdotte delle modifiche che riguardano il codice della strada.

Sono state ascoltate le indicazioni e tutte le preoccupazioni dei comuni in Italia che con l’emergenza sanitaria si trovano costretti a fronteggiare la ripartenza lenta del traffico e il maggiore uso di biciclette per tutelare la Mobilità Dolce.

Per questo motivo – e non solo – il codice della strada cambia e va a modificare tutte le questioni applicative di precedenti provvedimenti. Ma non sono mancati dubbi e polemiche a riguardo, tra tutte l’Asaps, l’associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale che ha evidenziato:

Nel testo del disegno di legge di conversione del decreto semplificazione, approvato in settimana al Senato, sono state introdotte, silenziosamente, numerose e importanti novità per il Codice della Strada“.

Ma quali sono queste novità “silenziose”?

Mobilità dolce, le novità del codice della strada

Come accennato nel Decreto Semplificazioni sono state introdotte delle normative aggiuntive che vanno a regolare tutta quella mobilità che riguarda biciclette, monopattini e pedoni.

Non solo, il codice della strada cambia anche nei termini di velocità in strada regolandola a 30km/h per piste ciclabili – due ruote – e autovelox fissi. Non passano indenni neanche gli scooter a tre ruote che potranno circolare anche in autostrada, ma attenzione agli ausiliari del traffico che avranno molti più poteri in merito a sanzioni e divieti da applicare.

Una corsa contro il tempo che si è manifestata in un primo momento a settembre in vista della riapertura delle scuole e adesso, con le nuove previsioni di gennaio e febbraio. La pandemia sta mettendo in ginocchio tutto il mondo e anche sul piano dei trasporti si è in alto mare, per questo gli studenti quando torneranno a frequentare la scuola definitivamente in presenza dovranno avere la possibilità di trovare tutto il necessario, in termini di regole di viabilità.

Ma la Mobilità Dolce non deve essere vista solo come nuove regole per chi va in giro con monopattini e biciclette, bensì un incentivo per rispettare l’ambiente.

Milano e il nuovo codice della strada

Milano, una volta saputa la novità, si è mossa per mettere in pratica le nuove regole della viabilità stradale adottando anche le misure per una mobilità dolce e controllata. Come evidenziato dall’assessore alla mobilità del Comune di Milano – Marco Granelli – ci saranno zone dedicate alla viabilità ciclabile, doppio senso, zone scolastiche con aree pedonali e una limitazione delle velocità.

Non mancheranno le Zone 30 e anche corsie ad hoc per chi va in monopattino, cercando di attuare sin da subito le regole in vigore.

A giorni saranno legge legge le strade ciclabili, il doppio senso ciclabile, le zone scolastiche e saranno migliorate le corsie ciclabili. Inoltre, previa autorizzazione del Prefetto, si potranno mettere autovelox per ridurre la velocità anche nelle strade urbane di quartiere e locali“.

Osservare il codice della strada – che sia a Milano così in tutti i Paesi del mondo – è doveroso per la sicurezza di ogni persona. È anche vero che con la pandemia in corso si è data una svolta alla viabilità adottando molte più biciclette o passeggiate: per questo motivo tutto deve andare di pari passo senza perdere di vista l’obiettivo finale.

Le regole del nuovo Decreto sono state applicate per la realtà urbana, utilizzata giusto per fare un esempio pratico. Ci saranno quindi delle nuove strade urbane ma ciclabili che sono una nuova realtà con velocità limitata a 30km/h, con passaggio bici prioritario e massima attenzione da parte degli automobilisti.

Si avrà anche un doppio senso ciclabile, autorizzato dal Decreto dove sorgono situazioni molto particolari e senza una sosta. Da attuare anche dove il passaggio delle auto è meno intenso o per le strade a senso unico di marcia.

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