L’aria di casa non è più così dolce, soprattutto nei Paesi più industrializzati. Ormai gli allarmi per l’inquinamento atmosferico fuori controllo si susseguono senza soluzione di continuità anche qui da noi nel Belpaese.

Da questa sequela di dati allarmanti è nata a livello globale la necessità di mappare in tempo reale le condizioni dell’aria che ci circonda.

Le applicazioni ed i siti che si occupano di questo tema sono spuntati come funghi nel corso degli ultimi anni, e andremo di seguito ad analizzarli nel dettaglio, ma non prima di aver definito su quali parametri si basano.

La scelta degli inquinanti

Gli inquinanti solitamente inclusi nella definizione degli indici di qualità dell’aria sono quelli che hanno effetti a breve termine, quali il monossido di carbonio (CO), il biossido di azoto (NO2), l’ozono (O3), il biossido di zolfo (SO2), il particolato (PTS, PM10 o PM2.5 a seconda delle dimensioni).

Tale scelta, seppur discutibile, nasce dal fatto che gli indici sono formulati nell’ottica di dare indicazioni quotidiane alla popolazione per evitare proprio tali tipi di effetti (in genere di tipo cardiovascolare o respiratorio).

Come si calcola l’indice

Una volta definiti gli inquinanti, i passaggi principali nella costruzione di un indice di qualità dell’aria sono in genere:

  • Costruzione di una scala adimensionale (sottoindice) per ogni inquinante.
  • Costruzione di un indice sintetico unico, a partire dai sottoindici definiti per ogni inquinante.

Dopo queste necessarie note metodologiche veniamo infine alle mappe di cui sopra.

World Air Quality

La prima mappa che prendiamo in considerazione è quella del progetto World Air Quality. Essa si basa su una rete di circa 10000 centraline semi-professionali dal costo indicativo di 200 euro chiamate Gaia, acquistate e messe in campo da volontari in tutto il mondo.

Queste centraline, messe in rete, danno la situazione in tempo reale dell’inquinamento in una zona data. Il progetto ha messo a disposizione una mappa online su cui, indicati in colori dal verde al vinaccia a seconda della severità, ci sono i valori d’inquinamento dell’aria letti dai sensori.

AirVisual Map

La seconda mappa è quella proposta dall’azienda IQAir, la quale produce e vende purificatori d’aria. La loro rappresentazione, pure basata sui dati raccolti da più di 10000 dispositivi sparsi per il globo, mostra in tempo reale i dati legati all’inquinamento dell’aria nel mondo.

I dati raccolti vengono elaborati da un’intelligenza artificiale sviluppata direttamente dall’azienda e restituiscono una fotografia dinamica dei livelli di pericolosità dell’aria, anche qui indicati con colori dal verde al viola in ordine di salubrità.

Le mappe Arpa

Per l’Italia sono disponibili in molte regioni mappe (regionali) sull’inquinamento dell’aria, basate sui dati delle centraline di cui è dotata ogni Arpa regionale.

Molte Arpa infatti (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) hanno da tempo compreso come rendere disponibili i dati che raccolgono sia fondamentale per creare e sostenere una coscienza ambientale nella popolazione.

Le Arpa si occupano, oltre che di realizzare mappe sulla situazione dell’inquinamento in tempo reale, anche di realizzare previsioni sulla base delle quali decidere gli interventi di volta in volta necessari a riportare l’inquinamento entro livelli accettabili per legge.

Il sistema MonIQA.

Per monitorare lo stato dell’aria è stato lanciato in Italia anche “MonIQA”: un sistema interattivo che permette di consultare on line i dati aggiornati quotidianamente sulla qualità dell’aria nelle città di tutto il Paese.

In un’unica mappa intuitiva sono assegnati cinque colori a cinque gradazioni diverse di qualità dell’aria a seconda della concentrazione delle sostanze come particolato atmosferico, biossido di azoto, monossido di azoto, ozono, monossido di carbonio, biossido di zolfo e benzene.

Realizzato dal dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa e dal Laboratorio Nazionale Smart Cities del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (Cini), il sistema – scaricabile come app per Android – cattura i dati emessi separatamente dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (Arpa) e li unisce nella mappa.

BreezoMeter

Si tratta di un’app che promette di uniformare gli indici di inquinamento dei vari Paesi in un unico indice, e fornire dati relativi alla qualità dell’aria ovunque nel mondo basandosi su una moltitudine di fonti diverse, tutte date in pasto ad algoritmi in grado di fornire la situazione dell’inquinamento in tempo reale e in proiezione.

Airindex.eea

Anche l’Unione Europea ha elaborato una mappa della qualità dell’aria basata sull’European Air Quality Index. Si tratta di una mappa interattiva che consente ai cittadini di monitorare la qualità dell’aria in tempo reale nelle città dell’Ue.

La piattaforma è stata lanciata dall’Agenzia dell’Ambiente e dalla Commissione europea.

Gli utenti possono cercare o ingrandire qualsiasi città o regione in Europa per verificare la qualità dell’aria e le misurazioni per ognuno degli inquinanti più pericolosi: particolato fine (Pm10 e Pm2,5), ozono, diossido di azoto e diossido di zolfo.

L’indice si basa sulle rilevazioni delle stazioni di monitoraggio, contrassegnate da punti colorati sulla mappa.

Global ambient air pollution

Così si intitola invece la mappa creata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) o, per dirla all’inglese Wolrd Health Organization (WHO). Il database oggi copre tremila città in 103 Paesi nel mondo. Cliccando sulla mappa si ha uno zoom che arriva a livello provinciale.

Molti dei dati sono relativi al 2013 per quanto riguarda l’Italia. Le stime sono state calcolate utilizzando categorie e metodi standardizzati per migliorare la comparabilità tra i diversi Paesi.

In altre parole, questo approccio può determinare in alcuni casi differenze tra le stime della mappa e le statistiche nazionali ufficiali elaborate e approvate da singoli Stati membri dell’Oms.

Queste differenze tra l’Oms e le statistiche nazionali possono essere più grandi per i Paesi con piccole città. Sempre l’Oms sottolinea come queste stime sono altresì soggette a notevoli incertezze, soprattutto per i Paesi con deboli sistemi di informazione statistica.

Note finali

In questo articolo trovate le principali mappe riguardanti l’inquinamento dell’aria ovunque nel mondo. Nel caso trovaste dati discordanti ricordate che ogni mappa è semplicemente un’astrazione fatta su database diversi e con diverse metodologie.

Usate sempre quindi cautela e valutate in maniera critica le indicazioni che vi troverete.

Per semplici motivi statistici, più mappe consulterete, più l’idea della qualità dell’aria della zona di vostro interesse apparirà chiara.

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