Il 15 giugno 2017 viene pubblicato sul sito ufficiale del GSE l’aggiornamento delle Regole Tecniche per l’integrazione dei sistemi di accumulo di energia elettrica, aggiornamenti che rappresentano, come da comunicato stampa, “un ulteriore tassello nella direzione della sostenibilità ambientale”.

Le regole hanno subìto gli aggiornamenti delle norme CEI 0-16 e 0-21, norme le quali ci proponiamo di analizzare nelle disposizioni previste. Prima di inquadrarle nel dettaglio, però, è bene chiarire un paio di cose. Partiamo dal GSE: cos’è?

Il GSE:

Il GSE è il Gestore dei servizi energetici, una società per azioni italiana controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze.

Il GSE opera in conformità agli indirizzi strategici ideati e definiti dal Ministero dello sviluppo economico, il quale ad oggi si batte, secondo le direttive europee, per la diffusione dell’energia rinnovabile.

Per questo motivo il GSE svolge un ruolo fondamentale per la regolamentazione e la promozione a livello nazionale della cultura e dell’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili.

Proprio per ciò l’ufficio stampa della società parla, nell’avviso citato in apertura, di sostenibilità ambientale.

Le nuove Regole Tecniche:

Addentriamoci un po’ meglio nelle specifiche, nei suoi riferimenti normativi e nelle sue disposizioni tecniche, previste dal documento pubblicato dal Gestore dei servizi energetici.

Innanzitutto è bene chiarire che tutte le disposizioni previste nel documento si applicano soltanto in casi di installazioni di sistemi di accumulo con impianti di un certo tipo, quali ad esempio quelli solari fotovoltaici o termodinamici incentivati; quelli alimentati da fonte rinnovabile che chiedono il riconoscimento degli incentivi o quelli che accedono ai prezzi minimi garantiti nel caso in cui l’energia elettrica è ritirata dal GSE e commercializzata sul mercato libero.

Per quanto riguarda il contesto normativo di riferimento aggiornato alle norme che andremo a breve ad analizzare, il quadro regolatorio attuale previsto definisce, tra le altre cose:

  • le disposizioni per la connessione alla rete dei sistemi di accumulo (che secondo le nuove regole vengono trattati come impianti di produzione);
  • le condizioni per l’erogazione del servizio di trasmissione e distribuzione dell’energia prelevata dagli stessi sistemi di accumulo;
  • i servizi di rete che dovranno essere prestati dai sistemi di accumulo.

Oltre a ciò vi sono gli aggiornamenti delle norme CEI. La CEI 0-16, che, oltre a precisare dettagli tecnici e schemi riguardanti il posizionamento di apparecchiature, definisce alcune regolazioni del sistema di protezione dei gruppi generatori e introduce uno schema standard del regolamento di esercizio, semplificando i compiti delle imprese distributrici.

La nuova edizione della CEI 0-21, invece, ha il merito di allineare la norma stessa alle disposizioni previste dalla versione normativa europea (CEI EN 50438), la quale estende il campo di applicazione delle disposizioni agli impianti di produzione con potenza nominale inferiore a 1 KW.

Oltre a questo allineamento europeista, la CEI 0-21 aggiornata definisce i protocolli di test direttamente applicabili ai sistemi di accumulo e le specifiche per l’esecuzione delle prove. Infine viene aggiornato lo schema standard del regolamento di esercizio.

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