In questo periodo si sente parlare spesso di neonicotinoidi, una classe di insetticidi che non sono pericolosi solo per le api ma anche per ostriche e gamberi.

In questo articolo andremo a capire che cosa sono e perché sono considerati così pericolosi per il regno animale.

Che cosa sono i neonicotinoidi?

Questo nome è iniziato a circolare a partire dagli anni ‘80 grazie a un chimico della Bayer che stava facendo dei test sui derivati della Nitizina, un insetticida utilizzato in California a partire dagli anni settanta.

Con questo studio riesce a mettere a punto l’imidacloprid, una sostanza cento volte più potente della precedente.

Il boom di questo pesticida arriva negli anni ‘90 e negli anni 2000 entra a far parte delle sostanze più utilizzate in campo agricolo. Il suo compito è quello di colpire il sistema nervoso degli insetti per prevenire il loro proliferare sui terreni.

Il problema sono gli effetti collaterali che alcuni apicoltori francesi notano sul lavoro di alcuni esemplari d’ape entrati a contatto con campi di girasole trattati con neonicotinoidi.

In pochissimi anni l’allarme diventa maggiore e non solo in Francia: tutte le api da miele non costruiscono gli alveari ma ci vogliono quasi cinque anni prima che il governo francese emani una legge contro l’utilizzo di questo pesticida.

Purtroppo questo divieto sembra non bastare perché a livello globale le api risentono della sostanza e muoiono.

La letteratura scientifica mette l’accento su quello che sta accadendo a macchia d’olio e uno studio del 2010 gli esperti dell’Istituto Api di Avignone parlano di intossicazione da tiometoxam seguiti dagli inglesi che puntano il dito contro la sostanza pericolosa anche per i bombi.

I neonicotinoidi su gamberi e ostriche

Quando si parla di neonicotinoidi pensiamo automaticamente a tutti gli insetti coinvolti in questo processo. Questa sostanza purtroppo, ad oggi, viene utilizzata ancora nei campi nonostante le denunce, i divieti e le messe al bando in molti paesi del mondo.

Ma secondo alcuni studi, questi danni si sarebbero estesi anche ad altre specie animali come i crostacei, con una attenzione particolare a gamberi e ostriche.

Il motivo è molto semplice: essi appartengono allo stesso Phylum dell’evoluzione riguardante gli insetti. Questo significa che il loro sistema nervoso è similare e tutto ciò che danneggia gli insetti.

Anche i molluschi si ritrovano a dover fronteggiare lo stesso problema ma in questo caso il problema è dettato dall’attività di filtraggio dell’acqua con accumuli di sostanza e alterazioni che sono oramai evidenti e fuori controllo.

Lo stesso gruppo di ricerca ha svolto due studi particolari che riguarda il National Marine Science Center della Southern Cross University di Coffs Harbour – Australia che sono stati pubblicati in un articolo che ha messo in evidenza i fatti su tre riviste differenti. Questo studio ha dunque confermato che i neonicotinoidi sono in grado di danneggiare tutti i crostacei lavorando direttamente sul sistema nervoso.

Uno degli studi che è stato pubblicato su Ecotoxicology and Environmental Safety ha esaminato l’effetto della sostanza (utilizzato ma vietato in tutta Europa) sui gamberi giganti con test che sono stati effettuati in laboratorio portando al loro cambiamento in termini di peso e accumulo di massa nei primi 4 giorni di test.

Lo stesso effetto è stato preso in esame da un test di laboratorio pubblicato dalla Science of the Total Environment, che ha evidenziato cambi radicali nei parametri vitali delle ostriche con ben 28 proteine alterate.

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