Cittadini Ecologisti

Couchsurfing, la frontiera del viaggio low cost

Nel 1999 l’hacker e viaggiatore Casey Fenton non sapeva ancora che la sua idea, un sito web capace di mettere in contatto i viaggiatori con la gente del posto, sarebbe diventata così popolare.

Cosa stava cercando? Fenton aveva bisogno di un appoggio per visitare l’Irlanda, per questo invio ben 1500 mail ad altrettanti studenti dell’università per trovare persone dispxonibili ad ospitarlo gratuitamente.

Al ritorno dal suo viaggio in terra irlandese, Fenton sviluppo il suo sito web nel 2004 e fin da subito ottenne il consenso di molte persone interessate a questo tipo di “alloggio”.

Come funziona il couchsurfing?

Circa due anni dopo il sito diventò così popolare tra i viaggiatori on a budget che andò letteralmente in tilt.

Gran parte del database e delle informazioni sui membri registrati andarono perse. Grazie però all’aiuto dei volontari e a cospicue donazioni, il sito venne ricostruito da zero e reso ancora più performante.

Oggi il nuovo sito (www.couchsurfing.com) ha una community di oltre 15 milioni di viaggiatori e 400mila hosts e ogni giorno, grazie ad esso, non solo si creano bellissime amicizie ma si condividono anche grandi esperienze.

L’idea alla base del couchsurfing è semplice: i “couchsurfers” fanno leva sull’ospitalità di persone di tutto il mondo che aprono le loro case ai viaggiatori come atto di gentilezza (una pratica risalente ai tempi dei pellegrini).

A differenza di quello che avviene con AirBnB, i viaggiatori di Couchsurfing non pagano per stare a casa di qualcuno. I buoni couchsurfers “ripagano” i loro ospiti con interazioni divertenti e una potenziale amicizia.

Cos’è il couchsurfing?

Il termine couchsurfing, letteralmente, significa dormire sul divano, ma il termine ha assunto un significato più ampio nel tempo: se decidi, infatti, di provarlo sappi che oggi molti hosts mettono a disposizione degli ospiti delle stanze libere.

Fare couchsurfing alcune notti può aiutarti a ridurre drasticamente le spese quando viaggi in luoghi come Hong Kong, Corea del Sud e Singapore, dove gli hotel sono notoriamente costosi.

Gli hosts che si trovano su questo hub online, oltre ad essere verificati per offrire una maggiore sicurezza ai viaggiatori, spesso e volentieri sono ex viaggiatori oppure espatriati che si sono trasferiti in un altro paese e a cui piace rimanere in contatto con il mondo dei viaggi.

In altri casi invece, gli hosts sono persone del posto interessate a fare pratica con l’inglese oppure a incontrare amici provenienti da altri paesi.

Tutti accettano di aprire le loro case gratuitamente agli estranei e l’interazione che si sviluppa spesso dà vita ad amicizie durature.

Come iniziare il tuo viaggio

La prima cosa da fare prima d’iniziare il tuo viaggio in couchsurfing è creare il tuo profilo inserendo una tua foto recente e scrivendo due righe su di presentazione su di te.

Qualche esempio? Che tipo di viaggiatore sei, cosa ti piace fare, se ami gli animali, se hai allergie oppure se segui qualche regime alimentare particolare, e così via.

Fatto questo, come da istruzioni sul sito, dovrai procedere con la verifica del tuo profilo: si tratta di una procedura che richiede pochi minuti e che, in genere, può essere fatta anche tramite smartphone.

Non appena il tuo profilo sarà verificato, potrai iniziare a cercare il tuo primo host.

Per farlo, puoi pubblicare un annuncio in inglese (o in italiano se la tua destinazione è una città italiana) sulla bacheca della città che intendi visitare (esempio: Amsterdam) oppure cercare manualmente gli host che accettano di ospitare i viaggiatori.

Di solito questo hosts hanno un profilo contrassegnato dalla scritta verde “Accept guest” (accetto ospiti).

Se hai pubblicato un annuncio sulla bacheca, i potenziali hosts interessati a ospitarti ti contatteranno e, a quel punto, non dovrai far altro che scegliere la persona con cui vorrai condividere la tua esperienza in couchsurfing.

Se invece, al contrario, ti sei mosso in prima persona e hai mandato le richieste di ospitalità agli hosts, dovrai solo aspettare che qualcuno di loro l’accetti.

Importante: se ti capita un imprevisto tale da dover annullare il tuo viaggio, è buona norma avvisare il tuo host nel caso in cui abbia già accettato la tua richiesta di ospitalità.

Il couchsurfing è gratuito?

Sì, il couchsurfing è gratuito, ma portare un regalo è consigliato come biglietto da visita per l’host. Questo gesto aiuterà a rompere il ghiaccio e a iniziare l’avventura col piede giusto.

Con una bottiglia di vino o un gadget del tuo paese di provenienza vai sul sicuro, ma se il tuo budget non è molto alto va benissimo anche un piccolo dessert da condividere insieme.

Se il tuo budget è davvero low oppure sei arrivato a mani vuote, puoi anche offrirti di cucinare una specialità tipica della località in cui vivi (esempio: il risotto alla milanese).

Ciò che ci si aspetta da te come couchsurfer è una piccola interazione. Proprio come quando fai l’autostop, il destinatario di un regalo dovrebbe interagire con l’host e non usarlo solo per comodità.

Non restare in disparte o non tenerti sempre impegnato al punto da far sentire il tuo host indesiderato oppure trascurato. Una delle parti migliori del couchsurfing è quella di avere una persona del posto disponibile a darti consigli che non si trovano nelle guide turistiche.

Couchsurfing: vantaggi

Oltre all’ovvio vantaggio di trovare un posto gratis in cui dormire e soggiornare, fare couchsurfing può migliorare il tuo viaggio in mille modi diversi. Ti permetterà infatti di:

Fare couchsurfing è sicuro?

Sebbene stare con perfetti sconosciuti possa sembrarti pericoloso, il sistema di social network su Couchsurfing.com è progettato in maniera tale da eliminare dal portale i cattivi host (stesso discorso vale per i viaggiatori)

Puoi scegliere il tipo di host con cui desideri soggiornare (esempio: maschio, femmina, famiglia, ecc.) oppure farti un’idea sulla personalità o gli interessi di base tramite il profilo pubblico (più info trovi, meglio è).

Couchsurfing.com, prima di prendere una decisione e di accettare una richiesta di ospitalità, consiglia di parlare un po’ in chat con l’host (sempre tramite la sua piattaforma) e di porre domande pertinenti.

Quando scegli un host, puoi dare un’occhiata alle recensioni lasciate dagli altri viaggiatori che hanno soggiornato da lui prima di te.

Se le recensioni pubbliche non ti danno ancora sufficiente fiducia, puoi contattare in privato i viaggiatori che le hanno scritte per vedere se hanno avuto un’esperienza positiva.

Gli hosts, da parte loro, sanno che un comportamento anomalo con i loro viaggiatori si tradurrà spesso in valutazioni e recensioni negative, che potranno compromettere la loro immagine di host sul sito web.

Questo “spauracchio” di solito è sufficiente per mantenere i membri della community di Couchsurfing sotto controllo e di permettere ai viaggiatori, e ben inteso anche agli hosts, di fare solo esperienze positive.

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