Durante il periodo estivo non si pensa alla caldaia, ma nel momento in cui sta per arrivare la stagione invernale la prima cosa a cui si pensa è invece se la caldaia sia effettivamente in regola, se bisogna effettuare un controllo, se questa è efficiente e se si adatta alle esigenze energetiche previste dalla legge.
In Italia è necessario per alcune regioni avere il bollino blu, ossia quello che serve a controllare il fumo di emissione, non solo la caldaia dev’essere revisionata per essere certi che questa non abbia dei problemi.
La normativa nazionale infatti prevede delle verifiche che dovrebbero svolgersi ogni quattro anni, ma per alcune regioni si effettuano dei controlli annuali o biennali.
Oltre ai controlli bisogna considerare anche che la caldaia specie se viene sostituita, bisogna adattarsi anche alle nuove regole europee infatti è necessario cambiare quelle vecchie con modelli efficienti a condensazione.
Inoltre, dal 2017 è prevista l’installazione di valvole termostatiche che presentino dei contabilizzatori che possano regolare l’emissione del calore.
Cosa impone la normativa nazionale?
La normativa nazionale prevede un regolamento specifico che regoli gli impianti termici e quindi l’impiego delle caldaie, i loro controlli e i modelli che si possono o meno installare.
Secondo il decreto del presidente della repubblica numero 74 del 2013. Questo decreto prevede che si eseguano dei lavori di manutenzione sugli impianti e che vi sia un controllo di manutenzione ordinaria. I controlli ordinari devono essere effettuati per rendere sicuro l’impianto.
Specie se si sente un forte odore di gas o altri malfunzionamenti c’è l’obbligo di manutenzione della caldaia, perché questo è un elettrodomestico molto pericoloso.
La normativa nazionale prevede anche che ci sia bisogno di effettuare un controllo per l’efficienza energetica e si deve verificare il rendimento della caldaia, l’indice di fumosità e le alte concentrazioni di Co2.
Cosa s’intende esattamente con obbligo di manutenzione?
Oltre alla manutenzione in casi ovvi di malfunzionamento è necessario eseguire anche i lavori manutentivi previsti per obbligo di legge. Questi dovrebbero eseguiti dalla ditta installatrice della caldaia almeno uno o ogni due anni.
Nel caso non vi siano istruzioni specifiche al momento dell’acquisto o non si voglia contattare l’installatore della caldaia è possibile seguire le indicazioni previste dal costruttore e chiedere di effettuare la manutenzione a un caldaista.
Di solito le indicazioni sono inserite sui certificati che si presentano al momento dell’acquisto, nel caso però non siano presenti specifiche informazioni è necessario seguire le normative previste dalla CEI e dall’UNI.
Come funziona l’obbligo di controllo dell’efficienza energetica
C’è l’obbligo di controllo dell’efficienza energetica della caldaia, questa prevede una cadenza differente a seconda delle regioni, questa è stabilita dall’allegato A del d.p.r numero 74. I controlli per l’efficienza energetica è necessario tener conto della potenza, dell’impianto e del combustibile che si utilizza per attivare la caldaia e i riscaldamenti.
Al momento alle date imposte dalla nazione dai controlli sull’efficienza energetica si sono conformate solo 15 regioni, mentre le altre regioni hanno scelto di mantenere un proprio calendario per i controlli che vengono effettuati sull’efficienza energetica.
Le caldaie condominiali e domestiche per legge dovrebbero essere sottoposte a un controllo ogni quattro anni, questi controlli devono essere realizzati:
- quando si mette per la prima volta l’impianto in esercizio
- Il secondo caso prevede il controllo in caso di sostituzione degli apparecchi del sottosistema di generazione, quindi i controlli vanno effettuati nel momento in cui il generatore di calore viene cambiato.
- Il terzo caso prevede il controllo della caldaia, prima della scadenza prevista, nel caso in cui si facciano degli interventi che possano modificare l’efficienza energetica dell’impianto.
Infine, naturalmente è necessario effettuare i controlli alle caldaie ogni quattro anni, se si trova nelle regioni che si sono adeguate alle normative nazionali.
Quali sono i costi dei controlli e le sanzioni
Il costo della manutenzione ordinaria della caldaia di solito cambia di regione in regione e persino per i vari comuni d’italia. Il costo in genere è tra i 60 e i 90 euro.
Per effettuare il controllo dei fumi il costo di questo è di 120 euro. In alcuni casi si può risparmiare sulla spesa di controllo dei fumi chiedendo un preventivo a diverse persone che eseguono il servizio.
Nel caso in cui non si effettuino i controlli secondo la normativa vigente, ci sono delle sanzioni. Il responsabile dell’impianto deve ottemperare agli obblighi di legge, altrimenti se si saltano le verifiche di sicurezza si incorre in una multa che può andare dai 500 ai 3000 mila euro.
Quali sono gli anni per i controlli regione per regione
I controlli che abbiamo accennato devono essere effettuati obbligatoriamente in ogni regione d’Italia. Le differenze principali sussistono nelle date previste per i vari controlli. Infatti, come abbiamo affermato in precedenza solo quindici regioni si sono adeguate alla normativa nazionale.
Le regioni che prevedono un controllo ogni quattro anni sono: Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata, Campagna, Sardegna, Piemonte, Valle da Osta, Umbria, Marche e Molise.
Le regioni che non si sono adeguate alla normativa nazionale sono: Lombardia, Emilia Romagna, Liguria e Toscana. Nelle ultime due i controlli sono previsti come su base nazionale ma invece che ogni quattro anni devono essere effettuati ogni due.
In Emilia Romagna, invece dal 1 giugno del 2017 è in vigore un regolamento regionale che prevede per chi possiede una caldaia in Emilia Romagna deve avere un libretto d’impianto ed è necessario che questo venga registrato entro il 31 dicembre del 2018 nel portale del CRITER.
Nel caso in cui non si proceda alla registrazione nei termini previsti, si prevede una multa che va dai 500 euro sino ai 3000 mila euro. Bisogna ricordare che il controllo di manutenzione e funzionalità della caldaia devono essere effettuate obbligatoriamente dalle ditte abilitate.
Lombardia, infine, dal 15 ottobre del 2014 in Lombardia è previsto che si registrino correttamente gli impianti termici che si possiedono presso il CURIT. La normativa in questa regione prevede che sia dovere del possessore controllare che ogni due anni si effettuino le operazioni funzionali e di manutenzione e di efficienza energetica che viene svolto dalle ditte abilitate e che siano registrate presso il CURIT.