Il bonus bicicletta, introdotto nel 2020 dal governo Conte per favorire la mobilità sostenibile ed evitare così la formazione di pericolosi assembramenti sui mezzi pubblici in tempi di pandemia, è un incentivo di 500 euro valido per l’acquisto di biciclette tradizionali ed elettriche, monopattini elettrici, hoverboard e segway.

Tramite questo bonus, entrato in funzione per la prima volta nel 2020 (e che è stato successivamente prolungato fino al 2021), lo Stato Italiano rimborsa il 60% delle spese sostenute dagli utenti che hanno effettuato l’acquisto di un mezzo di trasporto ecosostenibile tra il 4 maggio e il 2 novembre 2020.

Nel 2021, più precisamente tra il 14 gennaio e il 15 febbraio 2021, il governo italiano ha aperto una nuova finestra per chiedere il rimborso, ma non è escluso che, durante l’anno attualmente in corso, ne vengano aperte altre (le richieste da evadere sono ancora molto alte).

Bonus bici: sarà possibile richiederlo fino al 2026

Secondo quanto rivelato, infatti, dal sito ufficiale del Bonus Mobilità, questo incentivo potrà essere richiesto fino al 2026.

Per raggiungere questo scopo, il governo italiano stanzierà 20 milioni di euro all’anno, dal 2021 al 2023, per poi incrementare i fondi (fino a far raggiungere loro la quota dei 30 milioni di euro all’anno) dal 2024 al 2026.

Chi può richiedere il bonus?

Il bonus bici, fortemente voluto dal Ministero dell’Ambiente e delle Infrastrutture, può essere richiesto da tutti i cittadini maggiorenni residenti in Italia e in una cittadina metropolitana che conta più di 50mila abitanti, come Milano, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia.

Per inoltrare la richiesta, è necessario utilizzare l’apposita app, alla quale è possibile accedere usando le proprie credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitali).

Se non sei ancora in possesso delle credenziali SPID, puoi richiederle compilando il formulario che trovi su www.poste.it.

Bonus bici 2020: come viene erogato?

Per il rimborso esisteranno due fasi, indicate dal Ministero dell’ambiente, e che avverranno “nei limiti delle risorse disponibili” (circa 210 milioni di euro per “coprire” 420 mila richieste”).

Prima fase: chi ha acquistato una bici (anche a pedalata assistita), un monopattino o un segway tra il 4 maggio al giorno antecedente del lancio della piattaforma online, è previsto il rimborso tramite bonifico su c/c.

Basta registrarsi al portale del Ministero dell’Ambiente con Spid, coordinate bancarie e copia digitale del documento giustificativo di spesa.

Seconda fase: dal 3 novembre (giorno di lancio del portale) lo sconto sarà effettuato dal negoziante in maniera diretta. L’acquirente deve semplicemente presentare all’esercente il buono spesa scaricato dalla piattaforma.

Bonus bici 2021: si può ancora ricevere dopo il 15 febbraio 2021?

Dopo il termine del 15 febbraio 2021, il bonus bici può essere ancora richiesto dai nuclei familiari che ricadono sotto la legge 104, ovvero quella riguardante le famiglie con un disabile a carico o una persona affetta da comprovata disabilità motoria.

Per riscuotere il bonus, i familiari devono inserire le spese sostenute per l’acquisto di una bicicletta elettrica nel modulo 730 precompilato, che dev’essere consegnato entro il 10 maggio 2021.

Il rimborso, a differenza del bonus bici “tradizionale”, viene erogato con un accredito sul conto corrente postale o bancario del richiedente.

Se non si possiede un conto corrente bancario o postale, in alternativa è possibile riscuotere il bonus bici in contanti presso gli uffici postali, a condizione che l’importo non superi i 1000 euro.

Per richiederlo, oltre alla fattura che comprova l’acquisto della bicicletta elettrica e al codice fiscale del richiedente, è necessario fornire anche un certificato che attesta che il disabile a carico della famiglia ha un handicap che comporta ridotte capacità motorie e un certificato rilasciato dalla ASL e firmato da uno specialista, che certifichi che esiste un collegamento funzionale tra la bicicletta elettrica e il tipo di handicap motorio da cui è affetto il soggetto disabile.

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