L’inverno è alle porte e con lui anche i cosiddetti “malanni di stagione”, e quale di questi, se non il raffreddore, è il primo acciacco a bussare alla nostra porta?
I bambini se lo prendono anche sei o sette volte in un inverno, da adulti colpisce in media due o tre volte all’anno. Il raffreddore è un malanno lieve, che nella maggior parte dei casi si risolve in pochi giorni (anche se c’è chi se lo trascina per due o tre settimane), ma è innegabilmente fastidioso: naso che cola e gola irritata disturbano le giornate, rendono meno produttivi a scuola e sul lavoro, e fanno riposare male.
I sintomi principali, che si presentano dopo circa 10 ore dall’ingresso del virus nel nostro corpo e raggiungono l’apice 2 o 3 giorno dopo l’infezione, sono:
- naso chiuso o gocciolante;
- starnuti frequenti;
- tosse e mal di gola;
- mal di testa;
- indolenzimento generale;
- dolori al petto;
- febbre.
Ma è possibile difendersi preventivamente dal raffreddore o bisogna solamente aspettare che arrivi e passi dopo qualche giorno?
Non esiste un metodo sicuro per evitare starnuti e naso chiuso ma abbiamo molti stratagemmi per aiutare il nostro sistema immunitario a combattere i virus che causano il raffreddore (ne esistono più di 250 ceppi!).
Dio salvi… le vitamine!
È scientificamente provato che il sistema immunitario può essere stimolato e rafforzato da un’alimentazione ricca di frutta e verdura, in grado di apportare la giusta quantità di vitamine, sali minerali, flavonoidi, polifenoli e sostanze antiossidanti.
Via libera, dunque, agli alimenti ricchi di beta-carotene, un precursore della vitamina A capace di mantenere sana la mucosa delle vie respiratorie. È contenuto in patate, zucca, carote, pomodori, spinaci, broccoli e cime di rapa.
La vitamina B, importantissima per il funzionamento del sistema immunitario e per la produzione di anticorpi che difendono l’organismo dalle infezioni, la si trova invece in tuorlo d’uovo, lievito di birra, latte, soia, germe di grano, riso integrale, fagioli freschi, lenticchie, nocciole, mandorle, cavolo, cavolfiore.
E poi la “classica” vitamina C (presente soprattutto in agrumi, kiwi, ananas, peperoni, pomodori, cavolfiori, broccoli e in alcune insalate verdi a foglia come lattuga e radicchio) che, in particolar modo, è in grado di accelerare i tempi di guarigione e, se assunta prima dei sintomi insieme al bioflavonoide quercetina (presente in mele, uva rossa, tè verde, cipolla rossa, propoli) può essere in grado di stroncare un raffreddore sul nascere.
Ma anche la vitamina D, contenuta in mandorle, sesamo, olio di germe di grano, oli di girasole, di sesamo e d’oliva, cereali, latte, salmone, tonno, e la vitamina E (mandorle, nocciole, germe di grano e olio extravergine di oliva), sono molto utili contro le malattie da raffreddamento.
Alcune norme di comportamento
I virus responsabili del raffreddore si diffondono da una persona all’altra attraverso le “goccioline di flugge”, ossia quelle emesse durante uno starnuto, in grado di viaggiare a velocità molto elevate e di coprire distanze di alcuni metri. In una vita sociale come quella moderna, il contagio è quasi assicurato. Quasi, perché basta mettere in atto alcuni accorgimenti:
- lavare spesso le mani: è un consiglio talvolta inflazionato ma rimane sempre molto utile; tramite questa pratica si evita che i virus depositatisi sulle superfici possano arrivare alla bocca e al naso, e quindi alle basse vie respiratorie;
- evitare i luoghi affollati: accorgimento quasi impossibile da rispettare al giorno d’oggi ma purtroppo molto efficace nella prevenzione del raffreddore;
- non fumare: ricordando, innanzitutto, che è un consiglio generale per migliorare il proprio stato di salute, è utile anche per prevenire il raffreddore poiché il fumo inibisce le ciglia che rivestono l’interno delle vie aeree, il cui compito è proprio quello di difenderci da corpi estranei, come i virus;
- evitare gli sbalzi di temperatura: anche questo suggerimento “sempreverde” ha la sua efficacia, infatti i continui sbalzi di temperatura stressano il nostro sistema immunitario che, di conseguenza, si indebolisce rendendoci più vulnerabili.
Altri piccoli consigli
Ricordate di bere molti liquidi: l’acqua è preziosa sempre, ma diventa indispensabile quando si è ammalati perché consente di eliminare le tossine e reidrata.
Cercate, poi, di non sottoporvi a stress inutili e imponetevi di riposare: 7/8 ore di sonno profondo e non disturbato aiutano a combattere il raffreddore.
Infine, cercate di fare regolarmente un po’ di attività fisica: contribuisce a sviluppare il sistema immunitario e a essere più resistenti a virus e batteri.
E se il raffreddore arriva?
Se il raffreddore arriva, il più delle volte basta avere un po’ di pazienza e stare a riposo, ma se avete bisogno di sentirvi subito al meglio e operativi, i “rimedi della nonna” sicuramente non vi bastano. In questo caso, i farmaci consigliati vanno dai decongestionanti nasali (per lo più in spray) agli antinfiammatori (come l’ibuprofene), e agli antipiretici (paracetamolo) in caso di febbre. Ma attenzione: tutti questi farmaci vanno ad alleviare i sintomi del raffreddore, facendoci sentire subito meglio, ma non lo debellano, per cui, terminato l’effetto dello spray o della pasticca, tutto torna come prima, purtroppo.
Ricordate, infine, che il raffreddore è di origine virale e non batterica, quindi, a meno di sopraggiunte infezioni batteriche, non vanno assolutamente assunti antibiotici!