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Overshoot Day 2018: ecco come cambiare realmente le cose.

Overshoot day 2018

Il 1 Agosto è scattato l’Overshoot Day, ovvero la fine delle risorse che la Terra è in grado di offrire e di rinnovare in un anno.

Il termine ultimo delle risorse a nostra disposizione è sempre più vicino, e se nel 1970 si calcolava che l’Overshoot Day si attestasse agli inizi di Novembre, ormai la lancetta dell’orologio si ferma molto prima.

Ma cos’è l’Overshoot day, e come si calcola? Continua a leggere per scoprirlo!

Cos’è l’Overshoot Day?

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L’Overshoot day ci indica il giorno in cui la popolazione terrestre ha finito di consumare interamente tutte le risorse prodotte dal pianeta Terra in un intero anno.

Quest’anno è giunto al 1 Agosto, il che significa che per 5 mesi saremo in debito con il nostro pianeta, che continueremo comunque a sfruttare al di là delle sue reali capacità.

Questo sfruttamento selvaggio e aggressivo è necessario per estrapolare tutte le risorse necessarie per nutrire e continuare ad assicurare i lussi sfrenati a cui siamo abituati.

 

 

Come si calcola l’Overshoot Day?

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Calcolare il termine ultimo di esaurimento delle risorse terrestri non è semplice. Per questa ragione è necessario l’intervento della Global Footprint Network, l’organizzazione internazionale che si occupa di calcolare L’Earth Overshoot Day in base a una formula consolidata nel tempo.

Le due varianti da tenere in considerazione nel calcolo sono:
●  BIO: la biocapacità annuale del pianeta Terra;
●  HEF: l’impronta ecologica annuale dell’umanità

Da queste due variabili si parte dalla seguente formula e si arriva a calcolare la data esatta.

Il problema principale è che risulta estremamente difficile calcolare tutte le variabili di sfruttamento dell’essere umano sul nostro pianeta. Inevitabilmente molte azioni non sono adeguatamente segnalate e risultano impossibili da inserire nel conteggio finale.

Per questa ragione tutti i calcoli effettuati devono essere presi con cifre a difetto, il che già implica l’immensa gravità del problema che ci si pone davanti.

 

In questa infografica è possibile vedere l”impronta ambientale delle nazioni. U.S.A. e Cina sono gli Stati che consumano più risorse, e da soli rappresentano il 50% dell’intera impronta ambientale.

 

Cosa fare per migliorare l’overshoot Day?

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Sappiamo che il futuro che ci si pone d’innanzi non è roseo.

Possiamo però impegnarci a modificare il nostro comportamento per migliorare la nostra impronta ecologica e allontanare il più possibile il limite disponibile delle risorse sfruttabili.

Ecco cosa la Global Footprint Network indica come le azioni immediate da seguire per migliorare la nostra impronta ecologica, spostando il giorno dell’overshoot Day con la sfida #MoveTheDate.

 

Alimentazione sostenibile.

Il primo campo d’azione su cui giocare è l’alimentazione. La global Footprint Network calcola che l’alimentazione pesa per il 30% sull’impronta ambientale, ed è necessario passare ad una alimentazione più etica ed ecologica per migliorare concretamente il nostro impatto ambientale.

Il consiglio è quello di passare ad una alimentazione quanto più priva di alimenti di origine animale, in particolar modo tagliando la carne rossa, latticini e carne di maiale.

L’ideale sarebbe quello di tenere un’alimentazione completamente vegana per almeno 4 giorni della settimana, mangiando il pesce e uova 2 giorni alla settimana e lasciando il consumo di carne bianca e latticini a 1 solo giorno alla settimana.

Gli allevamenti intensivi producono infatti una forma di inquinamento estremamente aggressiva, risultando una delle prime cause di sfruttamento terrestre.

Diminuendo il nostro consumo di carne rossa diminuiremo in maniera decisa il nostro impatto ambientale, aiutando la terra a rigenerarsi.

Per sostituire la carne è sufficiente dirottarsi verso quella che è la vera cucina mediterranea: approfittare dei legumi che la nostra terra di offre e preferendo il pesce alla carne.

 

 

 

Energia ad alta efficienza.

Il secondo punto di svolta è nella creazione di città sostenibili e ad alta efficienza energetica, in grado di migliorare l’impatto ambientale del 60%.

Energie rinnovabili, illuminazione LED ed edifici ad alta efficienza sono punti imprescindibili per tagliare definitivamente i costi della nostra impronta ambientale.

Immaginiamo edifici termicamente isolati, dove la dispersione di calore è minima e le lampadine LED sono alimentate da pannelli solari. In questo scenario idilliaco riusciremmo a tagliare i costi energetici in maniera drastica, allontanando l’overshoot day di almeno 3 mesi.

 

 

Utilizzo responsabile dei mezzi.

Altro consiglio della Global Footprint Network è nel preferire mezzi pubblici o mezzi a basso inquinamento: auto a metano, bici, lunghe camminate a piedi sono la soluzione perfetta per migliorare la nostra salute e quella del nostro pianeta.

Bisogna cioè cominciare a riprogrammare il nostro stile di vita, ragionando in base alle scelte etiche ed ecologiche migliori per il nostro pianeta.

E se il comportamento del singolo non cambia le cose, le sue azioni sono comunque sotto lo sguardo di tutti, e possono stimolare altri a fare lo stesso.

Vietato quindi scoraggiarsi, pensando di non fare nulla di concreto: ogni nostra azione porta un aiuto concreto al nostro pianeta, che inizierà lentamente a rigenerarsi.

 

 

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