Il Coronavirus sta continuando a circolare in Italia e il numero delle persone contagiate o dei ricoveri in terapia intensiva è sempre piuttosto costante.
Per evitare un nuovo lockdown, o qualsiasi tipo di blocco, il Governo ci ha ormai “costretto” da qualche mese a indossare delle mascherine, sia all’aperto che al chiuso, per prevenire il contagio da Covid-19.
Questo è dovuto alle particelle del virus SARS-CoV-2 che possono trasmettersi per via orale attraverso bocca e naso. Sono estremamente piccole – si parla di 0,12 micrometri e di 0,12 millesimi di millimetro – e possono rimanere fino a diverse decine di minuti nell’aria quando vengono espulse da un soggetto contaminato che tossisce, parla o respira.
Esistono ufficialmente tre tipi di mascherine che proteggono da questo virus: la mascherina chirurgica, la FFP2 e la FFP3.
Già, ma qual è quella più adatta al caso tuo? Ecco alcuni consigli per aiutarti nella scelta.
Mascherina chirurgica: cos’è e com’è fatta?
Una mascherina chirurgica è un dispositivo medico usa e getta che può essere acquistato in farmacia, nei supermercati più forniti oppure negli e-commerce e che protegge dagli agenti infettivi trasmessi dal Covid-19.
Le mascherine chirurgiche facciali, oltre ad essere dispositivi monouso (quindi non possono essere riutilizzate o lavate in lavatrice), non devono essere indossate per più di 3-4 ore.
Sono composte da tre strati, uno strato filtrante costituito da un polimero soffiato a fusione o, più comunemente, da polipropilene posto tra due strati di tessuto non tessuto.
La mascherina chirurgica facciale può avere forme diverse: pieghettata, a becco d’anatra e a guscio modellato.
All’interno è presente una barra nasale, solitamente in filo di ferro e regolabile, che permette a chi la usa di adattare la mascherina e di migliorarne anche l’efficacia.
Sono, ad oggi, tra i dispositivi di protezione più comunemente usati nella lotta contro il Covid-19. Di solito sono blu, ma si possono trovare anche di colore verde, giallo, arancione, rosa, rosso, nero, beige e grigio, e sono usati tipicamente dai dentisti e dai medici.
Le chirurgiche sono state anche ribattezzate “mascherine altruiste” perché, se da una parte filtrano efficacemente l’aria che esce dal naso e dalla bocca di chi le indossa, dall’altra non sono altrettanto efficaci nel filtrare l’aria inalata.
Quindi, sono un ottimo modo per prevenire la diffusione del Coronavirus attraverso l’aria, ma non sono un mezzo efficace per proteggere chi le indossa dal virus.
Ciò significa che, per la propria incolumità, chi sceglie di indossare mascherine chirurgiche in pubblico, deve assicurarsi di mantenersi ad almeno due metri di distanza dalle altre persone.
È bene ricordare, inoltre, che per essere davvero efficaci le mascherine devono coprire in maniera completa sia il naso che la bocca.
Queste maschere per il viso, come abbiamo già detto, sono monouso, il che significa che se si bagnano, o dopo un uso continuo di 3 o 4 ore, devono essere rimosse, gettate via e sostituite con una nuova mascherina.
Mascherine FFP2 e FFP3: le più efficaci
Indossate dal personale medico e sanitario negli ospedali, nelle RSA e nei ricoveri per anziani, queste mascherine facciali sono considerate DPI (dispositivi di protezione individuale), il che significa che forniscono un’efficienza di filtrazione superiore, sia per l’aria inalata che per l’aria espirata rispetto alle mascherine chirurgiche.
FFP sta per “filtro facciale” e indica che la maschera è stata certificata come conforme alla norma EN 149-2001, che stabilisce i criteri minimi di protezione per efficienza, traspirabilità, stabilità strutturale e biocompatibilità.
Il sistema di numerazione (FFP1, FFP2 e FFP3) indica l’efficienza di filtrazione di questi dispositivi.
Le maschere FFP1 hanno un’efficienza di filtraggio limitata, perché filtrano solo le particelle più grandi e non sono le più adatte per proteggere dalle microparticelle dannose che trasportano il virus.
Inoltre le FFP2 e le FFP3, a differenza delle FFP1 e delle mascherine chirurgiche (la cui efficacia di filtraggio si attesta intorno al 90% e al 95%), hanno un’efficienza di filtrazione per le particelle sospese nell’aria (comprese quelle che contengono il virus) del 92% e del 98%.
Quali sono quelle più adatte per proteggere te stesso e gli altri?
Le mascherine per il viso più efficaci per proteggere te stesso e gli altri dal Covid-19 sono le mascherine FFP2 e FFP3, che offrono la massima protezione sia per chi lo indossa che per chi sta intorno.
È bene ricordare che le valvole espellono l’aria espirata da chi le indossa senza filtrarla, il che significa che, al contrario delle mascherine chirurgiche, il loro uso è sconsigliato ai pazienti affetti da Coronavirus e, in generale, alle persone che presentano sintomi da Covid-19 o che potrebbero essere contagiose, come gli asintomatici.
Uno svantaggio delle maschere FFP3 è che, pur garantendo la massima protezione dal nuovo Coronavirus, a causa del loro alto livello di filtraggio e della stratificazione dei materiali usati per realizzarle, possono diventare scomode se indossate per periodi prolungati.
Queste maschere hanno anche una durata limitata. Sono progettate per offrire protezione per circa sei ore, trascorse le quali la loro efficienza di filtrazione non può più essere garantita e devono essere smaltite.
Al contrario delle mascherine chirurgiche, che si trovano praticamente ovunque e sono anche più economiche (una confezione da 50 mascherine chirurgiche, di solito, costa all’incirca 12/13 euro), le mascherine FFP2 e FFP3 sono più costose perché più utilizzate anche in ambito medico da infermieri, dottori, personale sanitario ecc.