Chi per stress, chi per noia, chi semplicemente per abitudine: i fumatori nel mondo superano il miliardo di persone, con i paesi in via di sviluppo, come la Cina, che alimentano la percentuale. La media europea si attesta intorno al 26% (con valori in calo negli ultimi anni) e ci caratterizza come un paese virtuoso: in Italia i tabagisti sono poco più di 11 milioni, ossia circa il 21% della popolazione totale, una valore di 5 punti al di sotto della media UE.
Il maggiore problema del vizio del fumo è sicuramente quello legato alla salute del nostro apparato respiratorio: è stata più volte dimostrata la correlazione tra fumo (attivo o passivo) e cancro a polmoni, cavo orale e gola, con preoccupanti percentuali anche in relazione a tumori formatisi in numerosi altri organi come pancreas, colon, prostata, rene, seno e ovaie.
Sigarette: problemi non solo per la nostra salute
Ma le sigarette causano un altro problema a cui spesso non facciamo così attenzione. Chi fuma sa benissimo che una volta bruciata l’ultima fogliolina di tabacco, la sigaretta ci lascia in mano un ultimo ricordo: la cicca, il mozzicone, insomma quel piccolo filtro circondato di carta ambrata che fino a qualche secondo prima era saldamente inserito in bocca.
Allora cosa fare di quell’ultimo ricordo? Ovviamente l’unica azione corretta sarebbe quella di gettare il mozzicone negli appositi posacenere, solitamente collocati in corrispondenza dei normali cestini disseminati in vari punti della vostra città.
Ed ecco qui che tra la poca volontà di cercare un posacenere o la pigrizia di raggiungere quello visto in lontananza, la scelta più facile è quella di gettare a terra la cicca.
Attenzione a dove gettate le vostre cicche
Però, qualora vi trovaste a Bruxelles, un gesto del genere potrebbe costarvi molto caro. Infatti, con l’inizio del 2020, l’amministrazione della capitale belga ha avviato un vasto “plan mégots” (piano mozziconi) per lottare contro l’inquinamento da cicche di sigaretta, un rifiuto che impiega un tempo che va dai 10 ai 15 anni per degradarsi.
Dal primo gennaio, gettare per terra un mozzicone di sigaretta costerà 200 euro, 4 volte di più della multa di 50 euro che si pagava fino al 31 dicembre dell’anno appena trascorso.
I mozziconi di sigaretta rappresentano circa il 30% dei rifiuti raccolti dai servizi comunali e sono particolarmente difficili da spazzare perché tendono a infilarsi nei caratteristici ciottoli che pavimentano numerose strade e piazze di Bruxelles. Oltre a inasprire le multe, per mettere fine a questo flagello per l’ambiente e le casse pubbliche, l’amministrazione ha deciso di intraprendere numerose iniziative come: sensibilizzare la popolazione con una campagna di manifesti murali, installare una rete urbana più capillare di posacenere, i quali verranno prodotti, proprio a partire dai mozziconi, dalla start-up belga WeCircular.
Guillaume, il giovane fondatore della start-up, ha capito le potenzialità dell’economia circolare e ha deciso di dare una nuova vita ai 30 milioni di mozziconi che ogni giorno vengono “prodotti” in Belgio. L’acetato di cellulosa presente nelle cicche viene riutilizzato per produrre oggetti come mobili da ufficio, orologi, portamatite, sottobicchieri e i già citati posacenere. Inoltre, la start-up si occupa del riciclo di bicchieri in plastica, lattine e carta e cartone.
Questo è, sicuramente, un esempio virtuoso di collaborazione tra politiche amministrative a stampo “green” e iniziative di economia circolare, ma è necessario che siano gli stessi cittadini, in primis, ad evitare di danneggiare la propria città. Insomma, il posacenere non è mai troppo lontano e basta solo qualche passo e un po’ di buona volontà per raggiungerlo.