Limpida, controllata e garantita, quando si ha sete cosa c’è di meglio di un bel bicchiere di acqua minerale, magari tenuta in frigo. Ma siamo in grado di leggere cosa c’è scritto sull’etichetta? Con questo articolo vedremo di impararlo.
Tra le voci da verificare in primis troviamo il residuo fisso, ovvero la quantità di sali disciolti in un litro d’acqua, misurata a 180° (e quindi a completa ebollizione) e riportata sull’etichetta in milligrammi per litro (mg/l). Sulla base di questo valore l’acqua si distingue in:
- “oligominerale” o “leggermente mineralizzata” (residuo fisso < 500 mg/l): favorisce la diuresi e contiene poco sodio, quindi è indicata nei casi di ipertensione;
- “minimamente mineralizzata” (residuo fisso < 50 mg/l): è un’acqua “leggera”, stimola la diuresi ed è indicata per la ricostituzione di latte in polvere ed alimenti per l’infanzia;
- “ricca di sali minerali”: (residuo fisso > 1500 mg/l); è un’acqua terapeutica, ricca di sali, da bere sotto controllo medico.
- “mediominerale”: (residuo fisso compreso tra 500 e 1500 mg/l): è utile in estate o durante la pratica di attività sportive, perché consente di reintegrare i liquidi ed i minerali persi con la sudorazione.
Sull’etichetta si possono inoltre trovare informazioni circa i sali minerali disciolti nell’acqua che stiamo acquistando, quindi potremmo trovare:
- “contenente bicarbonato” HCO3 (tenore di bicarbonato > 600 mg/l): è indicata nell’ipersecrezione gastrica e nelle patologie renali;
- “solfata” (tenore dei solfati > 200 mg/l): è lievemente lassativa e quindi indicata in caso d’insufficienze digestive;
- “clorulata” (tenore di cloruro > 200 mg/l): ha azione equilibratrice dell’intestino, delle vie biliari e del fegato. Ha inoltre azione lassativa e purgativa tipica delle acque salse o salso solfate;
- “calcica” Ca++ (tenore di calcio > 150 mg/l): agisce a livello dello stomaco e del fegato. E’ indicata nella crescita e prevenzione dell’osteoporosi e dell’ipertensione;
- “magnesiaca” Mg++ (tenore di magnesio > 50 mg/l): svolge prevalentemente un’azione purgativa, ma trova anche indicazioni nella prevenzione dell’arteriosclerosi;
- “fluorata” o “contenente fluoro” (tenore di fluoro > 1 mg/l): utile per rinforzare la struttura dei denti e per la prevenzione della carie dentale;
- G “ferruginosa” o “contenente ferro” (tenore di ferro bivalente > 1 mg/l): indicata nelle anemie da carenza di ferro;
- “acidula” (tenore di anidride carbonica libera > 250 mg/l): facilita la digestione;
- “sodica” (tenore di sodio > 200 mg/l): influenza positivamente l’eccitabillità neuro-muscolare. Indicata in stati di carenze specifiche e nell’attività sportiva;
- “acqua a basso contenuto di sodio” Na+ (tenore di sodio < 20 mg/l): indicata per le diete povere di sodio.
Sulle etichette o sui recipienti delle acque minerali naturali devono essere poi riportate determinate indicazioni tra cui:
- la denominazione legale “acqua minerale naturale” integrata, se è il caso, con ulteriori informazioni (ad esempio: “totalmente degassata”, “aggiunta di anidride carbonica”, “effervescente naturale” e così via);
- il nome commerciale dell’acqua minerale naturale, il nome della sorgente ed il luogo di utilizzazione della stessa;
- l’indicazione della composizione analitica, risultante dalle analisi effettuate, con i componenti caratteristici;
- la data in cui sono state eseguite le analisi e il laboratorio presso il quale dette analisi sono state effettuate;
- il contenuto nominale (esempio: 1 litro);
- i titolari dei provvedimenti di riconoscimento e di autorizzazione alla utilizzazione;
- il termine minimo di conservazione;
- la dicitura di identificazione del lotto, salvo nel caso in cui il termine minimo di conservazione figuri con l’indicazione almeno del giorno e del mese;
- informazioni circa gli eventuali trattamenti consentiti;
- la dicitura “e” che sta ad indicare che la quantità è stata controllata ai sensi delle norme europee.
La direttiva comunitaria n.2003/40/CE del 14 maggio 2003, recepita in Italia con i decreti del Ministero della Salute dell’11/9/2003 e del 29/12/2003, oltre ad introdurre limiti più restrittivi ad alcune componenti soprattutto per le sostanze potenzialmente pericolose per la salute, ha poi imposto che in etichetta siano indicati obbligatoriamente ed in caratteri ben visibili:
- “acqua sottoposta a una tecnica di ossidazione all’aria arricchita di ozono”, in caso di ricorso a detta tecnica per eliminare i residui di alcuni metalli pesanti e dell’arsenico;
- “contiene più di 1,5 mg/l di fluoro: non ne è opportuno il consumo regolare da parte dei lattanti e dei bambini di età inferiore a 7 anni”, in caso di concentrazione di fluoro > 1,5 mg/l.
In maniera facoltativa possono poi essere presenti in etichetta:
- codice a barre: è una dicitura che serve a meglio gestire i rapporti commerciali (ad esempio la lettura ottica dei prodotti alla cassa);
- PET: è il simbolo del Polietilenentereftalato, ovvero del materiale di cui sono fatte le bottiglie;
- dicitura ambientale: frase o disegno che invita a non disperdere il contenitore nell’ambiente dopo l’uso;
- indicazioni per la corretta conservazione del prodotto: consentono all’acqua minerale naturale di mantenere le sue caratteristiche originarie.