Se sei arrivato su questa pagina, significa che vuoi sapere cosa bisogna fare per creare uno schema elettrico civile.
Il risultato in questione è molto importante quando si punta a realizzare un impianto elettrico. Lo schema elettrico, infatti, consente di tenere tutto sotto controllo e di ricavare una visione efficace della situazione successiva.
Grazie allo schema elettrico (che può essere unifilare, multifilare o funzionale), è inoltre possibile intervenire su eventuali inconvenienti prima che la linea venga installata e cablata e che, di conseguenza, diventi poi difficoltoso ed economicamente oneroso procedere alla risoluzione del problema.
La progettazione elettrica
Come in tutti gli ambiti, anche in quello elettrico la progettazione conta tantissimo ai fini del risultato finale. In questo caso, al centro dell’attenzione c’è lo schema elettrico. Per realizzarlo si può utilizzare un foglio di carta. Se non se ne ha uno a disposizione, va benissimo anche il computer.
Nei casi in cui si sceglie di realizzarlo su un foglio, bisogna utilizzarne uno di dimensioni specifiche. I riferimenti in merito sono contenuti nelle norme UNI 936 e 737. Per quanto riguarda l’orientamento del foglio non ci sono particolare indicazioni. Ciò significa che può essere utilizzato sia in verticale, sia in orizzontale.
Quest’ultimo aspetto è un vantaggio importante, dal momento che, per eseguire il disegno, molto spesso è necessario cambiare l’orientamento del foglio.
Come poco fa ricordato, è possibile creare il proprio schema elettrico anche tramite il computer. In questo caso, si può fare riferimento a diversi programmi, alcuni dei quali gratuiti. Ecco i principali:
- Proficad
- Design Spark Electrical
- SmartDraw
- GwCad (programma che fa riferimento all’ecosistema aziendale Gewiss)
- Qelectrotech
- Software dell’ecosistema BTicino
- PBT-Q (altro software dell’ecosistema Gewiss)
Quali simboli e quali metodi si utilizzano?
Non importa che per la realizzazione dello schema elettrico civile si utilizzi un foglio o il computer. In tutti questi casi, si utilizzano infatti i medesimi segni grafici.
Questi ultimi, sono stati stabiliti dal comitato tecnico 3 (CEI) e, su scala nazionale, dall’IEC. Nel caso specifico delle connessioni (dette anche linee), non esiste alcuna regola dettat da normative vigenti. Nonostante ciò, si prevede l’adozione di diversi metodi che consentono di rendere il disegno il più comprensibile possibile.
I metodi in questione si riassumono in due punti:
- In caso di collegamento meccanico, è necessario disegnare due linee tratteggiate
- In caso di tensioni o correnti più elevate, è necessario tracciare linee più spesse
Le regole del disegno tecnico prevedono in questo caso l’inserimento di un riquadro, tramite il quale viene fatta una presentazione attraverso l’immissione del titolo, ma anche dell’autore, della data e del numero complessivo di pagine. Lo spazio appena descritto, destinato a ospitare le informazioni, è noto come cartiglio.
Cosa sapere sulle scale di grandezza
Quando si parla della realizzazione di uno schema elettrico civile, è necessario considerare anche le scale di grandezza. Le soluzioni possibili in questo caso sono tre, ossia le seguenti:
- naturale, ossia scala reale
- riduttiva, ossia tutte le scale che prevedono una riduzione delle dimensioni
- ingrandita, ovvero tutte le scale che, invece, si caratterizzano per un aumento delle dimensioni
Per rappresentare al meglio i dettagli dello schema elettrico, è molto importante scegliere una scala idonea, affidandosi soprattutto all’ausilio del buon senso.
Conclusioni
Detto questo, ricordiamo che, quando si inizia a disegnare lo schema elettrico civile, è consigliabile procurarsi subito una planimetria del luogo di riferimento, che può essere tracciata a mano, ma anche attraverso un’applicazione per computer.