Il tavolo da pranzo è il fulcro della vita familiare: per chi vi si riunisce per i pasti rappresenta un luogo dove chiacchierare, confrontare le proprie idee o raccontare gli eventi della propria giornata. Al mattino durante la colazione offre la prima occasione di incontro tra familiari e la sera può essere un punto di ritrovo tra amici.
Che sia una colazione o una cena, tuttavia, è sempre importante avere una buona visuale di ciò che si mangia o dei commensali: l’illuminazione, dunque, deve al contempo offrire un’ottima visuale ed evitare di ostacolare la vita sociale che si svolge intorno al tavolo.
Non bisogna sottovalutare, inoltre, una giusta regolazione della fonte luminosa in modo che l’intensità sia consona all’attività svolta.
Dunque, come illuminare al meglio il tavolo da pranzo?
Analizzando le varie alternative bisogna innanzitutto trovare un giusto mix tra design e funzionalità in modo da ottenere delle fonti luminose funzionali e all’ultima moda che non intralcino la quotidianità.
Tra gli elementi che risultano chiave per una buona illuminazione troviamo l’intensità della luce: una luce tenue e soffusa regala la giusta atmosfera per un appuntamento romantico ma risulterà troppo fioca per la quotidianità di una cena di famiglia.
In questo caso,valida risulta l’alternativa costituita dal dimmer, un sistema in grado di regolare l’intensità della luce emessa dalle lampadine in base all’esigenza del momento.
Il colore della luce, di certo, è un’altro tra i fattori importanti che caratterizzano una buona illuminazione.
Se per i piani da lavoro in cucina è importante la presenza di una luce fredda e intensa in modo da agevolare la preparazione di un piatto, per il tavolo apparirà più consona una luce più calda e graduata che, da un lato, renderà l’atmosfera più rilassata e informale, dall’altro farà apparire le portate più piacevoli e appetitose.
Riguardo invece alla scelta della fonte luminosa possiamo fare riferimento alle numerose alternative di design che ogni giorno irrompono sul mercato.
Diffusa è la scelta dei faretti: a sospensione o da incassare nella controsoffittatura, sono l’ideale per tutti i tipi di arredamento, dal classico al più moderno.
Durante l’installazione di questi oggetti, tuttavia, è doveroso prestare attenzione alla loro posizione: posizionati in un giusto punto non dovranno creare ne ombre ne effetti che possano disturbare la vista o intralciare la consumazione dei pasti.
Un ottimo suggerimento è quello di posizionare il faretto al centro del tavolo se quest’ultimo è fisso o scegliere dei faretti che possono direzionare diversamente il fascio di luce nel caso in cui si voglia considerare l’opzione di spostarlo.
Un unico grande lampadario potrebbe, invece, essere l’opzione ideale per coloro che vogliono dare un tocco di design inconfondibile al proprio arredamento.
Sono molte le alternative in commercio che prevedono grandi lampadari dal design minimal che non necessariamente debbano ricordare la sala da ballo di una Reggia barocca: è bene però adattare sempre le dimensioni al contesto.
Infatti un lampadario dalle dimensioni eccessive inserito in una stanza piccola o con il soffitto basso andrà a rimpicciolire l’ambiente stesso dando una percezione ridotta delle reali dimensioni.
Chi invece considera troppo ingombrante l’alternativa di un unico grande lampadario potrà sempre ricorrere al’installazione di tanti piccoli (o piccolissimi) lampadari che, di sicuro, renderanno caratteristico e unico l’ambiente.
Che ne sia uno molto ingombrante o molti e poco ingombranti, l’importante, quando si installa un lampadario, è posizionarlo a una giusta altezza: nessuno vorrebbe consumare un pasto o intrattenere una conversazione abbagliato dalla luce artificiale o peggio, sotto il pesante calore emesso da una lampadina.
In questo caso anche 90cm sono in grado di fare la differenza ed evitare che tra di voi e i vostri commensali vi sia una lampada d’intralcio o che gli occhi vi diventino rossi per la vicinanza con la fonte luminosa.
Infine è bene ricordare che, in merito all’illuminazione del tavolo da pranzo (come in generale d’altronde), è sempre necessario trovare una via di mezzo: la luce deve essere soffusa per permettere una certa atmosfera di convivialità ma allo stesso tempo intensa al punto giusto da non intralciare le normali attività.