Se sei alle prese con la modifica o ristrutturazione dei locali di servizio starai anche valutando come fare l’impianto elettrico in bagno.
Ti anticipo che gli impianti elettrici in generale sono regolati da norme e prescrizioni rigorose al fine di garantire sicurezza, qualità e risultati ottimali.
Sia che tu stia modificando l’impianto attuale o realizzando un impianto del tutto nuovo, non puoi fare a meno di seguire la normativa vigente in materia.
Come avere un bagno sicuro: la normativa
Il bagno è uno dei luoghi più a rischio di tutta la casa perchè in esso convivono acqua e luce, due elementi che messi insieme proprio sicuri non sono.
Anche riguardo la sicurezza la normativa è molto specifica e prevede l’adozione di particolari precauzioni per proteggere le persone che questi ambienti li vivono, e garantire sicurezza sempre.
La norma specifica di riferimento per l’impianto elettrico in bagno è la Cei 64-8 che detta le prescrizioni da seguire in ambienti con presenza di doccia o bagno. Oltre alle prescrizioni normative occorre raggiungere particolari requisiti di sicurezza al fine di evitare i rischi che possono derivare dai contatti diretti e indiretti presenti in locali come il bagno.
In parole povere, tanto più ci si avvicina alla doccia (o alla vasca da bagno) e più le situazioni di pericolo sono elevate. In riferimento alla pericolosità dell’ambiente bagno, la Cei 64-8, alla sezione 701, individua quattro zone con un livello di pericolosità crescente via via che ci si avvicina al bordo della doccia o della vasca.
Più precisamente le zone sono così suddivise:
Zona 0 – è quella che si trova all’interno del volume del piatto doccia o della vasca da bagno. In presenza di docce a livello, ossia senza piatto doccia in ceramica o altro materiale, l’altezza della zona 0 viene posto pari a 10 cm. Mentre la superficie ha la stessa misura della zona 1 (la trovi qui di seguito).
Considerando che nella doccia e nella vasca c’è la maggior presenza d’acqua in condizioni di normale utilizzo, sono zone considerate molto pericolose, anzi, le più a rischio di tutto il bagno.
Zona 1 – è rappresentata dal volume soprastante la vasca la bagno o il piatto doccia fino ad un’altezza di 2,25 mt. Questa misura va presa a partire dal fondo della vasca o della doccia e non dal pavimento. In presenza di docce a livello, la zona 1 si estende in verticale per circa 1,20 mt dal punto centrale del soffione posto a parete o a soffitto. Anche lo spazio sotto la vasca da bagno o la doccia rientra nella zona 1. E’ da sottolineare che la zona 1 non include la zona 0.
Zona 2 – comprende il volume circostante la vasca da bagno o il piatto doccia che si estende fino a 60 cm in orizzontale e fino a 2,25 mt in verticale. La misura va sempre presa a partire dal pavimento. In presenza di docce a livello non si ha la zona 2 ma una zona 1 aumentata fino a 1,20 mt, come indicato anche al punto precedente.
Zona 3 – la zona 3 si calcola considerando il volume esterno alla zona 2, o alla zona 1 in caso di mancanza di piatto doccia, fino alla misura di 2,40 mt in orizzontale.
Tutti i componenti installati all’interno di uno delle zone descritte devono avere requisiti specifici in termini di protezione dai contatti indiretti e in termini di grado di protezione. Questi ultimi vengono indicati con il valore IP (gradi di protezione).
Dove mettere le prese in bagno
Hai già individuato le zone di pericolo all’interno del tuo bagno? Bene. Adesso puoi cominciare a progettare il tuo impianto elettrico e prendere in considerazione anche altri aspetti fondamentali. Devi scegliere e definire dove andare a posizionare le prese e le luci varie prima di procedere all’installazione e realizzazione dell’impianto vero e prorpio. Devi anche decidere gli elettrodomestici che andrai a posizionare e dove (lavatrice, asciugatrice …).
Prima il progetto, dopo la realizzazione.
Ma anche in questo caso la normativa Cei 64/8 (e succ. modifiche e integrazioni) ti detta delle prescrizioni ben precise. Occorre dotarsi di un numero di due prese e interruttori per ciascun livello individuato: uno per lo specchio e uno per la lavatrice e devono essere posizionate ad una distanza di 1,10 mt da terra.
I tipi di impianti nella zona bagno
Ci sono dei tipi di impianti ben precisi previsti nella zona bagno. Sono i seguenti:
- Presa 2P +T da 10 Ampere e cavo elettrico N07V-K della misura di 1,5 mmq;
- Presa 2P +T da 16 Ampere e cavo elettrico N07V-K con sezione di 2,5 mmq;
- Presa comandata con interruttore automatico bipolare di 16 Ampere;
- Alimentazione scaldabagno con interruttore automatico bipolare da 16 Ampere;
- Punti luce con cavo elettrico N07V-K icon sezione di 1,5 mmq collocato all’interno di un tubo flessibile (corrugato) e scatole di derivazione (se necessitano);
- Punto di comando con interruttore unipolare e scatola incassata;
- Dorsale della linea luce con cavi elettrici delle dimensioni di 2,5 mmq e tubo flessibile di diametro della misura di 20 mm;
- Dorsale della linea di forza motrice e cavi elettrici delle dimensioni di 4 mmq e tubo flessibile di diametro della misura di 25 mm.
Eventuali altri da valutare con installatore specializzato o ditte esperte del settore.
Riscaldamento a pavimento e impianto elettrico
Si può installare un impianto di riscaldamento a pavimento in bagno?
La risposta è si, però… no, in nessun caso, nelle zone 0.
E’ consentito annegare gli elementi del riscaldamento a pavimento nel cemento a condizione che la griglia metallica che viene posizionata sopra sia collegata a terra attraverso un collegamento equipotenziale.
Adesso conosci tutto quanto necessita ed hai le tue risposte su come fare l’impianto elettrico in bagno. Ma aggiungo che se non sei un’impiantista o un installatore esperto, di non operare da solo. Oltretutto è bene sempre, dopo qualunque tipo di impianto, ottenere la certificazione dello stesso da parte di ditte autorizzate. Solo così sarai sicuro di avere un impianto elettrico sicuro e realizzato a regola d’arte.