Si avvicina l’inverno ed è bene avere le idee chiare su come riscaldare casa, con un occhio alla sostenibilità. Chi si interessa di questi temi, da un po’ di tempo, prende in considerazione i vantaggi della stufa a pellet. Se sei qui, vuol dire che vuoi saperne di più.
Seguici nelle prossime righe. Abbiamo creato una guida con le principali informazioni relative al funzionamento e ai benefici della stufa a pellet.
Come funzionano le stufe a pellet e quando nascono?
Le stufe a pellet stanno prendendo piede anche in Italia da un po’ di tempo a questa parte. Sebbene nel nostro Paese ci siano ancora parecchi utenti che scelgono lo scaldabagno a metano o a gasolio, come già detto il ricorso alla stufa (o termostufa) a pellet è in forte crescita.
Questa soluzione, nata in Canada e diffusasi presto in tutto il mondo, è considerata un’alternativa ecologica per riscaldare l’appartamento. Per dare qualche informazione in più, parliamo un attimo della storia del pellet.
La nascita di questo combustibile sostenibile risale agli anni ’70, per la precisione al 1973. Anno famoso per via della crisi energetica mondiale, ha rappresentato un punto di svolta per quanto riguarda l’affermazione di combustibili ecologiche.
Il pellet, fino a quel momento utilizzato nella mangimistica, iniziò a essere impiegato nell’ambito dei combustibili. La crescita della produzione di pellet – biocombustibile ricavato dalla segatura essiccata – esplose tra il 1977 e il 1978. In quel biennio, infatti, vennero costruiti impianti per la produzione di pellet in USA e anche in Canada.
La vera produzione massiva, però, iniziò negli anni ’80. Si iniziò anche ad apprezzare a pieno i vantaggi della stufa a pellet, una modalità di riscaldamento a basso impatto ambientale ed economico.
Per quanto riguarda l’inizio della sua diffusione a livello consumer, è bene ricordare la data del 1997. In quell’anno, infatti, i principali Paesi industrializzati si impegnarono, firmando il protocollo di Kyoto, a ridurre le emissioni di CO2.
Il protocollo in questione ha rappresentato una svolta decisiva per la diffusione delle stufe a pellet, divenute le principali candidate per il riscaldamento eco compatibile.
Vantaggi delle stufe a pellet
Dopo questa doverosa premessa, entriamo nel vivo dei principali vantaggi della stufa a pellet.
Come già ricordato, questo materiale viene prodotto a partire dagli scarti del legno. Si presenta come dei piccoli cilindri pressati ed essiccati. Classificato come combustibile vegetale, ha il vantaggio di essere molto facile da trasportare.
Molto interessante è anche il vantaggio economico. Il pellet, in generale, si acquista in sacchi da massimo 15 kg. I prezzi, a seconda della qualità, varia dai 3 ai 10 euro. Ovvio è che a un pellet di miglior qualità corrispondono migliori prestazioni della stufa o della termostufa.
Per capire se si ha a che fare con pellet di qualità, è bene ricordare che ci sono alcuni criteri.
Il primo riguarda il colore, che deve essere il più chiaro possibile. Molto importante è anche la purezza. Per capire se si ha a che fare con del pellet sufficientemente puro, è bene ricordare che devono essere assenti vernici o leganti chimici.
Quando lo si acquista, è opportuno controllare anche i livelli di umidità. Perché la stufa fornisca prestazioni ottimali, il pellet deve infatti essere asciutto.
Un aspetto innegabilmente positivo riguarda il fatto che, se si utilizza il pellet, si può poi usare le ceneri come fertilizzante naturale di piante e fiori.
Le stufe a pellet, inoltre, richiedono una manutenzione molto basilare. Chi le utilizza deve solo svuotare periodicamente il cassetto della cenere. Almeno una volta l’anno, poi, bisogna pulire i tubi dalla fuliggine.
Caratteristiche tecniche stufe a pellet
Entriamo ora nel vivo delle caratteristiche tecniche della stufa a pellet. La prima cosa da ricordare al proposito è che la potenza può variare generalmente dai 2 ai 100 kW. Questo è un altro vantaggio molto interessante. Con le stufe a pellet, infatti, si possono riscaldare locali di diverse dimensioni.
Il funzionamento è molto semplice. Ogni stufa a pellet è caratterizzata dalla presenza di una coclea, una vite senza fine che prende il pellet dal serbatoio, per reindirizzarlo poi nella camera di combustione. Sotto il braciere si trova un aspiratore dell’aria, che la convoglia in una camera di combustione. Il processo in questione consente anche di concretizzare la fuoriuscita dei fumi.
I meccanismi della stufa a pellet sono tenuti sotto controllo da componenti elettroniche e sensori. Esiste ovviamente un pannello di controllo, grazie al quale è possibile regolare i tempi di accensione e spegnimento. La centralina principale, inoltre, consente di impostare la temperatura ideale. Il processo in questione può essere controllato anche tramite GPS o telefono.
In commercio è possibile trovare numerose tipologie di stufe a pellet. Una senza dubbio molto interessante è la stufa a pellet ad aria calda con flusso a pavimento. Cosa fa di preciso? Iniziamo a dire che ha il vantaggio di eliminare la circolazione dell’aria nell’ambiente.
In questo modo si riduce la presenza di polveri, che possono essere dannose per chi ha patologie respiratorie. Quando si parla di stufe a pellet ad aria calda, sono da tenere presenti anche alcuni contro. In primo piano troviamo il fatto che, senza corrente elettrica, queste stufe non funzionano.
Per l’accensione della prima fiamma è infatti necessaria la corrente. In caso di black out, infatti, ci possono essere dei problemi. In generale, le stufe a pellet sono caratterizzate da un costo maggiore di quelle a gpl, a legna o a metano. Il costo, però, si può ammortizzare con il tempo. Da specificare, infatti, è che le stufe a pellet sono oggetto di detrazione fiscali. Chi le compra può avvalersi di un bonus fiscale del 50%, dilazionando i vantaggi nel corso di dieci anni.
Della necessità della corrente abbiamo già parlato, motivo per cui è il caso di fare cenno al fatto che, per il funzionamento, c’è bisogno di una canna fumaria, anche se di ridotte dimensioni.
Per utilizzare queste stufe, inoltre, bisogna per forza di cose ricorrere al pellet. Non si può utilizzare altro combustibile. Se si dimentica di acquistare il pellet, il rischio è quello di non avere la possibilità di riscaldare la casa.