Quali sono i parametri che la gente considera quando deve comprare casa?

Naturalmente le esigenze variano da persona a persona, ma i metri quadri calpestabili, la zona e il prezzo sono sicuramente tre argomenti di grande interesse per chi acquista un’abitazione.

Meno considerata ma che sta piano piano ricevendo più attenzioni è la certificazione energetica di un edificio.

L’attestato di prestazione energetica, abbreviato con l’acronimo APE, è un documento al cui interno sono inserite tutte le varie caratteristiche di un edificio, sia che si tratti di un abitazione singola o un appartamento o un locale ad uso ufficio.

In pratica, è uno strumento che descrive le prestazioni energetiche degli edifici e che assegna un “voto” compreso in una scala da A a G ad ogni immobile.

Nel caso si voglia vendere una casa, è obbligatorio far redigere agli organi competenti l’APE, in modo da informare i possibili acquirenti sui consumi energetici dell’edificio e anche perché se si ottiene una classe alta, il valore dell’immobile aumenta di conseguenza.

Nel caso, invece, la vostra abitazione venisse classificata con una lettera dalla C alla G, potreste sempre richiedere a chi di dovere quali sono gli interventi di riqualificazione che permettono una rapida risalita nella classifica dell’APE, oltre a farvi risparmiare ingenti somme sulle bollette di luce e riscaldamento.

Non si tratta solo di burocrazia, perché come detto, l’Attestato di Prestazione Energetica sta diventando sempre più importante nel mercato immobiliare: oltre a influire sul valore di una casa e più tecnicamente sul suo comfort abitativo, l’APE comporta un incentivo non da poco per i costruttori, che chiaramente punteranno ad avere sempre di più classi energetiche alte; questo vuol dire che vedremo sempre più nuove costruzioni ad alto rendimento energetico o anche abitazioni che vengono ristrutturate per apportarvi miglioramenti qualitativi, con conseguenti benefici che abbasseranno i livelli di inquinamento dell’ambiente.

La normativa in vigore, all’interno del Decreto Ministeriale 26/06/2015 (Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici), prevede che l’APE venga redatto in caso di compravendita e locazione di un immobile; negli annunci immobiliari inoltre, devono essere presenti gli indici di prestazione energetica con i valori espressi in KWh/mq anno e la relativa classe energetica.

Più approfonditamente, è obbligatorio avere l’APE in 8 casi specifici:

  1. Compravendita: trasferimenti a titolo oneroso (rogito, permuta). Dall’inizio della trattativa il venditore deve far redigere l’attestato a sue spese e consegnarlo all’acquirente una volta avvenuto il passaggio di proprietà. Multe fino ai 18.000 euro per gli inadempienti.
  2. Donazione: trasferimento a titolo gratuito (usufrutto, assegnazione alloggi). Solo nel caso si erediti l’immobile, non è obbligatorio ottenere l’APE.
  3. Affitto di edifici o singole unità immobiliari. Vale ciò che è stato detto per la compravendita; anche qua occhio alle sanzioni!
  4. Annunci di vendita o affitto di unità immobiliari. Deve essere presente su qualsiasi mezzo d’informazione in cui sia presente l’annuncio immobiliare (siti internet, social network, riviste e volantini).
  5. Edifici di nuova costruzione al termine dei lavori. Per quanto riguarda questo punto, la direttiva europea è molto rigida, in quanto l’APE è lo strumento principe per controllare l’effettiva rispondenza alle norme sul risparmio energetico. Non può farlo il progettista o il direttore dei lavori, ma obbligatoriamente un certificatore energetico indipendente.
  6. Ristrutturazione importante: oltre il 25% della superficie dell’involucro dell’edificio (compreso il tetto). Sicuramente fanno parte di questa categoria interventi di ristrutturazione come l’impermeabilizzazione, la coibentazione e la sostituzione delle tegole del tetto, la verniciatura delle pareti esterne con speciali vernici isolanti termiche e il rifacimento dei pavimenti interni.
  7. Edifici pubblici ed aperti al pubblico: con superfici maggiori di 250 metri quadrati (scuole comprese). L’attestato dev’essere affisso all’entrata dell’edificio.
  8. Per tutti i contratti nuovi o rinnovati per la gestione degli impianti termici o di climatizzazione di edifici pubblici.

Se l’immobile è già dotato di APE e questo è ancora in corso di validità (verificare sulla prima pagina dell’attestato, ma comunque devono essere stati effettuati controlli recenti per la caldaia), non è necessario farne fare uno sostitutivo.

Una domanda giusta e importante che vi starete facendo ora è: ma come e da chi viene redatto l’Attestato di Prestazione Energetica?

Il risultato con cui si valuta la classe energetica non è così immediato ed è frutto di calcoli complessi che riguardano caratteristiche diverse, come le murature, gli infissi, i consumi di caldaia e rete elettrica, la produzione di acqua calda sanitaria, la climatizzazione degli ambienti (sia riscaldamento che raffrescamento) e la tipologia dei vari impianti (elettrico, idraulico).

Fortunatamente sempre più presenti sui tetti degli italiani, i pannelli solari sono un’altra componente che viene tenuta d’occhio per effettuare l’APE.

Il certificatore energetico, colui che redige questa certificazione, è di solito un tecnico abilitato alla progettazione di edifici e impianti (può essere un architetto, un ingegnere o un geometra).

Per tutto quello che riguarda la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro di questi addetti, ci sono delle specifiche leggi regionali. Dopo aver analizzato nei dettagli tutto ciò che è importante tenere in considerazione per valutare i consumi energetici dell’edificio, il certificatore compila un documento che sintetizza le caratteristiche energetiche dell’immobile e rilascia un’apposita Targa Energetica.

Il costo di questo certificato può variare dai 150 fino ai 200 euro, a seconda del tipo di immobile e della zona. Le agenzie immobiliari spesso offrono un loro perito di fiducia; a volte però questa soluzione non è tra le migliori perché potrebbe venirne fuori un lavoro non eseguito con tutti gli accertamenti del caso.

Sempre meglio farsi fare più preventivi diversi ed assicurarsi che il certificatore effettui il sopralluogo necessario nell’abitazione.